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Cronaca

Viveva a San Damiano la donna morta di parto a 33 anni dando alla luce la sua quarta figlia

Una gravidanza a rischio terminata nel peggiore dei modi. La neonata lotta per la sopravvivenza. La famiglia viveva a San Pietro da 4 anni

Si sta consumando fra San Damiano e Villanova il gravissimo lutto per la morte di Meriem Mauris, la donna di 33 anni di origini marocchine deceduta il 26 aprile all’ospedale di Moncalieri dando alla luce la sua quarta bambina.

La donna, infatti, con il marito, un venditore ambulante, e le altre tre piccole di 10, 5 e 2 anni, viveva in frazione San Pietro a San Damiano; la famiglia si era trasferita lì  circa quattro anni  fa da Villanova, dove aveva vissuto a lungo e dove vivono ancora i genitori della donna.

Ed è proprio a casa dei nonni materni che si sono spostati marito e figlie per affrontare il dramma della perdita prematura della donna in attesa delle dimissioni della neonata che ha dato alla luce, ora in rianimazione perché nata di appena sei mesi, quindi prematura.

La giovane mamma era già ricoverata da tempo all’ospedale di Moncalieri a causa di una gravidanza a rischio.

L’Asl To5, competente per territorio, ha fatto sapere che «la paziente stava seguendo il programma di cure previsto in questi casi e il ricovero in degenza era stato disposto proprio per tenere sotto controllo costante l’insufficienza di liquido. Era stato deciso di indurre il parto al settimo mese. L’emorragia all’utero è sopraggiunta per circostanze naturali e in questi casi la situazione che si viene a creare è molto complessa».

Le sue condizioni sono precipitate nella notte fra martedì 25 e mercoledì 26 aprile, quando i medici di turno sono dovuti intervenire d’urgenza per il sopraggiungere di un’emorragia all’utero. Hanno fatto nascere la bambina, seppur molto prematura ma non sono riusciti a salvare la mamma.

Al momento l’ospedale non ha disposto indagini interne perché non ha ravvisato alcuna colpa medica, vista la diagnosi pregressa di gravidanza fortemente a rischio e lo stato di ricovero e di monitoraggio prolungato e costante.

La piccola sta ancora lottando per la sopravvivenza: il padre ha deciso di attribuirle il nome della madre.

L’ospedale di Moncalieri ha messo anche un team di psicologi a disposizione della famiglia e soprattutto delle piccole per aiutarle a comprendere e superare questa terribile perdita.

La notizia ha gettato sgomento e tristezza anche a San Damiano nella frazione in cui la giovane famiglia viveva e nella classe elementare frequentata dalla bimba più grande, assente ormai dal giorno della perdita della mamma. Le altre famiglie si sono mobilitate per aiutare in qualche modo l’uomo rimasto vedovo con le quattro piccole.

La famiglia era conosciuta anche in Municipio a San Damiano dove la ricordano per la sua bellezza statuaria e la sua gentilezza. Non guidava e quando aveva bisogno di fare commissioni o recarsi in Municipio, si presentava accompagnata dal marito o da una amica vicina di casa.

«Siamo vicini alla famiglia e, come amministrazione, faremo tutto il possibile per venire incontro alle loro esigenze in questo tristissimo e drammatico momento» è stato l’affettuoso commento del sindaco Davide Migliasso.

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