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30 anni dopo "Spaghetti a mezzanotte"così il cinema potrebbe tornare ad Asti
Cultura e Spettacoli

30 anni dopo "Spaghetti a mezzanotte"
così il cinema potrebbe tornare ad Asti

L’economia locale in aiuto del cinema e viceversa, con una ricaduta nel settore turistico e promozionale della città. E’ di questo che si è  parlato durante un incontro ospitato dalla

L’economia locale in aiuto del cinema e viceversa, con una ricaduta nel settore turistico e promozionale della città. E’ di questo che si è  parlato durante un incontro ospitato dalla Fondazione CrAsti nel quale hanno partecipato i vertici di Film Commission Piemonte e Fip (Film investimenti Piemonte), il braccio finanziario dell’organizzazione che si occupa di attrarre in Regione le produzioni cinematografiche e televisive. Il confronto è stato organizzato da AstiTurismo – ATL che vuole coinvolgere tutte le istituzioni in progetti volti a rendere l’Astigiano set di produzioni cinematografiche e televisive. L’anno scorso Asti era già stata coinvolta nelle riprese di “Veruska”, il cortometraggio tratto dal romanzo di Laura Calosso “A ogni costo l’amore” per la regia di Lucio Pellegrini. Una produzione che ha visto la partecipazione di Giorgio Faletti, Fabrizio Rizzolo e Giorgio Conte e che ha rilanciato il nostro territorio come set ideale per produzioni nazionali.

All’incontro, oltre al presidente di AstiTurismo, Maria Teresa Armosino, erano presenti Michele Maggiora e Vittoria Villani, rispettivamente presidente e direttore della Fondazione CrAsti, il commissario straordinario della Provincia Alberto Ardia, l’assessore alla Cultura del Comune Massimo Cotto, rappresentanti degli ordini professionali, dell’Unione Industriale, della Camera di Commercio e dell’associazione albergatori. La sinergia con Film Commission Piemonte è una partnership strategica per mettere in contatto gli enti locali con le case di produzione. Importante sarà il coinvolgimento dei soggetti economici del territorio che potrebbero essere interessati a legare, attraverso il sistema della tax credit, il proprio brand aziendale a produzioni girate nella provincia di Asti. Gli investimenti delle aziende, anche per cifre non eccessivamente alte, porterebbero un ritorno d’immagine alle stesse e la possibilità di rientrare degli investimenti fatti attraverso il credito d’imposta.

In un periodo dove il marketing utilizza abbondantemente nuovi sistemi di comunicazione di massa (Facebook, Twitter, Instagram e altri social) il cinema potrebbe garantire a sua volta un ritorno d’immagine non solo ai partners legati alle produzioni ma anche all’intero territorio astigiano. Riportare i set ad Asti (i quarantenni di oggi si ricorderanno del famoso Spaghetti a Mezzanotte con Lino Banfi, Teo Teocoli e Barbara Bouchet, oggi cult del cinema di genere) non è così difficile come si possa credere.

E’ dei giorni scorsi la notizia che una regista italiana ha fatto un sopralluogo ad Asti, se ne sarebbe innamorata e avrebbe deciso di girare qui il suo prossimo film. Nulla è trapelato sul progetto ma si sa che la pellicola avrebbe una distribuzione capillare nelle sale italiane. «Molti territori sono diventati famosi e sono oggetto di flussi turistici proprio grazie a pellicole di successo – commenta Maria Teresa Armosino – Inoltre, al di là delle ricadute economiche e d’immagine che possono derivare dal successo di un film, c’è da considerare il fatto che una produzione, in una determinata città o paese, genera un immediato ritorno economico». L’assessore Cotto crede nel progetto della regista e darà il massimo apporto istituzionale a tutti quelli che decideranno di girare ad Asti. «L’opportunità offerta dalla tax credit non è da sottovalutare – commenta – perché gli investimenti dei soggetti economici del territorio potranno essere recuperati sulle tasse praticamente al 100%».

Riccardo Santagati

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