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Cultura e Spettacoli

Arti e Mercanti chiude
con successo il settembre astigiano

E' terminato con l'ormai tradizionale "affresco" medievale della città del tempo il ricco calendario del settembre astigiano. L'ultimo weekend del mese è stato animato,

E' terminato con l'ormai tradizionale "affresco" medievale della città del tempo il ricco calendario del settembre astigiano. L'ultimo weekend del mese è stato animato, infatti, dalla XVI edizione di Arti e Mercanti: spaccato del 1300, a cura della Cna, che sabato e domenica è andato in scena lungo il tragitto di sempre e all'ombra della Torre Rossa. Ricca di attrattive, la rievocazione storica ha proposto, come da canovaccio, una carrellata di attività artigiane e arti del periodo, tra cui quella del falegname e del muratore, la produzione di candele e di manufatti in rame, affiancate dalla vendita di molteplici tipologie merceologiche attinenenti al periodo: dagli articoli in cuoio e pellame, i monili e i gioielli di pietre dure, le composizioni floreali e le armature alle spade in legno, i coltelli, le lampade e l'oggettistica d'influenza celtica, di cui, tra gli altri, si è fatta interprete "La Grotta di Merlino." Nello specifico, l'edizione di quest'anno ha premiato, tra i partecipanti, Eleonora Pellizzari, di Ferrara, presente con un allestimento di gioielli artigianali, in filigrane d'arte, pietre dure e rame. Il riconoscimento di Alfiere Arti e Mercanti 2015 è andato invece al maestro Antonio Guarene, architetto, arredatore, scenografo e grafico noto a livello internazionale.

Numerosissimi i visitatori, comprese intere famiglie, che si sono calati nella suggestiva atmosfera, ricreata ad hoc con realismo e dettagli dei particolari. Tanti anche i bambini, che si sono cimentati soprattutto con i divertenti giochi medievali, appositamente allestiti, tra cui il tiro ai dadi e quello con l'arco, il cerchio nella bottiglia, la ruota della fortuna. Sempre per i piccini, si è inoltre svolto il teatrino dei burattini, che ha "stregato" i giovanissimi spettatori. Grandi e piccini hanno poi avuto modo di fare amicizia da vicino con gli asinelli dell'associazione Asintrekking. Il tutto al suono di cornamuse, tamburi e sottofondi musicali tipicamente medievali, nonché in compagnia di abili giocolieri. In primo piano, naturalmente, i piatti tipici, dolci e salati, serviti dalle taverne che costellavano il percorso della manifestazione, e affiancati dall'ampio ventaglio di prodotti acquistabili presso gli espositori: dalla frutta secca, le diverse tipologie di pane, le focacce e le delizie di pasticceria ai salumi e i formaggi, la farinata e le caldarroste.

Non da ultimo, c'è stato spazio anche per la solidarietà e l'integrazione. I profughi ospiti del campo di via Foscolo hanno prestato, infatti, la propria opera, per consentire ai disabili di fruire di Arti e Mercanti. Al riguardo, anche quest'anno, l'Aisla, guidata dal vice presidente nazionale Vincenzo Soverino, ha garantito l'assistenza alle persone in carrozzella, necessaria per l'accesso alla manifestazione. ll servizio è stato possibile grazie alla collaborazione dei volontari della Croce Rossa e dei ragazzi ospiti appunto della struttura di accoglienza nella zona nord della città. Nel novero degli spazi solidali anche quello che prevedeva la possibilità di ricevere un gioco di legno in cambio di un'offerta per i bimbi dell'Etiopia. Generalmente soddisfatti gli espositori sia dal punto di vista economico sia da quello organizzativo, molto elogiato. Non a caso, i partecipanti, che si tratti di nuove entrate, provenienti anche dall'estero, o di consolidate presenze, hanno anticipato di voler ritornare, in vista della prossima edizione.

Aprezzamenti positivi anche da parte dei visitatori, che dichiarano «di gradire la manifestazione proprio per il legame alle tradizioni e la fedeltà della rievocazione». Motivi per cui, ogni anno, vanno nuovamente alla scoperta del villaggio medievale. In particolare, c'è tra loro chi considera «l'evento non solo valido, ma anche il più cosmopolita nell'ambito del settembre astigiano, nonostante sia il meno datato rispetto agli altri appuntamenti. Una manifestazione potenzialmente in ascesa, da spalmare magari su tre giorni». Senza trascurare, infine, qualche originale suggerimento, come quello «di stabilire degli sconti per i visitatori che partecipino alla rievocazione abbigliati secondo il costume dell'epoca».

Manuela Zoccola

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