Ledizione è la numero 440, ma il conto poco importa. Quel che è certo è lappeal che il Polentonissimo di Bubbio riesce a risvegliare, allinizio della primavera, tra i tanti
Ledizione è la numero 440, ma il conto poco importa. Quel che è certo è lappeal che il Polentonissimo di Bubbio riesce a risvegliare, allinizio della primavera, tra i tanti appassionati di un enoturismo che guarda a storia e cultura. Lappuntamento con il secondo dei quattro happening della Langa Astigiana che hanno come base la polenta e i suoi intingoli è per domenica 7 aprile.
Lantica tradizione, che dal 1573 grazie al marchese Bartolomeo della Rovere anima il paese, si avvale ogni anno di continui rinnovamenti. Lunione di gusto, divertimento e cultura sarà il filo conduttore della giornata. Si parte preso, alle 8 del mattino, con la preparazione della frittata di 3 mila uova, 80 chili di cipolle e 120 di salsiccia. Le vie del paese ospiteranno il mercato del borgo che ripropone le botteghe delle attività contadine, le mostre darte, il banco di beneficenza.
Alle 12 i cuochi della Pro Loco accenderanno il fuoco sotto il grande paiolo che accoglierà i 15 quintali di farina di mais Ottofile necessari per cuocere il polentone.
Lo scodellamento della polenta, dopo i riti, la rievocazione storica e il si del marchese, verso le 17. Anticipo di Polentonissimo alla vigilia. Dalle 21 di sabato serata nel Borgo Antico, con cena, degustazioni e mercato depoca.