La cosiddetta “Eschermania” contagia anche Asti.
Sarà infatti dedicata all’artista olandese Maurits Cornelis Escher (1898 – 1972) la mostra di punta dell’anno di Palazzo Mazzetti. Dopo le esposizioni dedicate a Chagall, Monet, e poi ai Macchiaioli, a Giovanni Boldini e alla natura morta, con due opere di Caravaggio, arrivano ora le opere di un artista geniale e visionario, iconico per gli amanti dell’arte, ma anche per matematici, designer e grafici.
Definito «l’artista dei mondi impossibili», le sue creazioni coniugano l’arte con l’universo infinito dei numeri, la scienza con la natura, la realtà con l’immaginazione, generando invenzioni fantasiose e paradossi magici, anche se dal rigore scientifico. Nella sua arte, infatti, confluiscono innumerevoli temi e suggestioni: dai teoremi geometrici alle intuizioni matematiche, dalle riflessioni filosofiche ai paradossi della logica.
La mostra – curata da Federico Giudiceandrea, uno dei più importanti esperti dell’artista – propone l’esposizione di oltre cento opere suddivise in otto sezioni.
Corredata da approfondimenti didattici, video e sale immersive, presenterà l’intero percorso artistico di Escher, dagli inizi ai viaggi in Italia (ha infatti vissuto nel nostro Paese tra le due guerre), mostrando le varie tecniche artistiche adottate.
Tra tassellature, metamorfosi, strutture dello spazio e paradossi geometrici – fino alle opere che dagli anni Cinquanta ne hanno accresciuto la popolarità – saranno anche presentati i lavori più noti, come “Mano con sfera riflettente” (1935), “Vincolo d’unione” (1956), “Metamorfosi II” (1939), “Giorno e notte” (1938).
I commenti
«Mi ritengo davvero fortunato ad iniziare il mio mandato alla guida dei musei astigiani – afferma Francesco Antonio Lepore, neo presidente della Fondazione Asti Musei – con la mostra di un artista che ha saputo esplorare, grazie alla genialità e con il supporto esclusivamente della maestria grafica e delle competenze matematiche, quegli universi impossibili che oggi appaiono più vicini grazie agli algoritmi e all‘intelligenza artificiale. Escher è un artista sempre attuale e le sue opere sono da quasi un secolo le icone ammalianti delle infinite possibilità di interazione tra arte e scienza. Assicuro che la mostra sarà divertente, interattiva e multimediale e presenterà anche alcune opere inedite rispetto alle ultime esposizioni organizzate in Italia. Inoltre, considerato l’interesse che è in grado di suscitare la sua arte, abbiamo apportato alcuni cambiamenti al nostro “book shop”, rendendolo ancora più fruibile e ricco di libri e oggetti in vendita legati alla mostra».
«Sono sicuro – aggiunge Livio Negro, presidente della Fondazione CrAsti – che la mostra di Escher non solo arricchirà l’offerta culturale della città, creando connessioni e stimolando un dialogo attivo tra arte, scienza e comunità, ma coinvolgerà in modo attivo tutti noi».
I promotori
La mostra, con il contributo del Ministero della Cultura, è realizzata da Fondazione Asti Musei, Fondazione CrAsti, Regione Piemonte e Comune di Asti, con il contributo della Fondazione CRT, in collaborazione con Arthemisia, M.C. Escher Foundation e Maurits, con il patrocinio della Provincia di Asti.
Vede come sponsor il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti.
La mostra, che proseguirà fino all’11 maggio, sarà visitabile da sabato 16 novembre tutti i giorni dalle 10 alle 19 (la biglietteria chiude un’ora prima). Biglietti: 14 euro intero, 10 euro ridotto, con possibilità di visite guidate, laboratori didattici e biglietti combinati agli altri musei della città. Info: www.museidiasti.com, 388/1640915.