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Cultura e Spettacoli

A Palazzo Ottolenghi aprirà
il Museo Nazionale della Divisione Garibaldi

Ancora una buona notizia per il polo museale di Asti, quello compreso tra piazza Cairoli e piazza Roma, che conterrà i principali musei della città tra cui Palazzo Alfieri, la cui apertura è

Ancora una buona notizia per il polo museale di Asti, quello compreso tra piazza Cairoli e piazza Roma, che conterrà i principali musei della città tra cui Palazzo Alfieri, la cui apertura è prevista a cavallo tra la fine del 2014 e l'inizio del prossimo anno. E' stato infatti approvato dalla Giunta l'accordo per trasferire ad Asti, a Palazzo Ottolenghi, il "Museo Nazionale della Divisione Italiana Partigiana Garibaldi", che raggrupperà cimeli e reperti attualmente esposti a Roma e Firenze. L'apertura del nuovo museo nasce con un accordo tra tre enti: il Comune di Asti (che acquisisce in comodato il materiale), l'Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini (presieduta dalla pronipote dell'Eroe dei due mondi, Annita Garibaldi Jallet e proprietaria dei beni) e la Soprintendenza Capitolina ai Beni Artistici e Culturali (attualmente custode della parte dei beni che sono esposti a Roma, al "Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina" di Porta San Pancrazio).

Soddisfazione per l'esito dell'accordo è stata espressa dal sindaco Brignolo: «La circostanza che Asti diventi sede del Museo Nazionale della Divisione Garibaldi è un grande onore e una grossa opportunità per la nostra città – ha commentato il sindaco insieme all'assessore alla Cultura Massimo Cotto – perché consolida la nostra vocazione culturale e arricchisce ulteriormente il quadrilatero culturale della zona ovest di corso Alfieri: da Palazzo Ottolenghi, a Palazzo Mazzetti, Palazzo Alfieri, Museo Lapidario, Domus Romana, etc. E' inoltre una gioia – proseguono gli amministratori – poter avere il Museo Nazionale nella città di Carlo Bortoletto, che aveva militato nella Divisione Garibaldi ed è stato apprezzato Presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia della nostra provincia, oltre che un caro amico».

«Nel futuro museo – proseguono Brignolo e Cotto – si potranno vedere divise originali, bandiere, diari di reduci e dispersi, armi, medaglie e altri cimeli utili a ricostruire la storia eroica di italiani appartenenti all'esercito Italiano che decisero di combattere a fianco dei Partigiani di Tito. Saranno inoltre predisposti pannelli informativi e fotografie». La "Divisione Italiana Partigiana Garibaldi" fu costituita nel dicembre del 1943 da soldati della Divisione Alpina Taurinense, della Divisione di fanteria Venezia, del Gruppo artiglieria alpina Aosta e della Divisione fanteria Emilia che dopo l'8 settembre, mentre si trovavano in Montenegro, decisero di combattere a fianco dei partigiani e contro i tedeschi distinguendosi in numerose e importanti azioni di guerra.

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