Giovedì, al Centro Congressi, un importante incontro studio nel 75° anniversario della morte
Sono trascorsi 75 anni dalla battaglia dell’Amba Alagi, tra le montagne etiopi, e da quel 16 maggio 1941 in cui il Generale Giovanni Battista Volpini, inviato dal Duca d’Aosta Amedeo di Savoia, viceré d’Etiopia dal 1937, a trattare la resa con gli Inglesi, fu colpito alle spalle insieme alla sua scorta da un gruppo di abissini, perdendo la vita. Una figura eroica, di spiccate capacità, primo aiutante di campo, capo di gabinetto in Africa orientale italiana e capo della casa vicereale, record del mondo nel 1908 a Londra in elevazione con il cavallo, e unito al Duca d’Aosta da una grande amicizia: il Generale Volpini era isolano e la sua storia sarà ricordata in un convegno ad Isola.
Nel 75esimo anniversario della sua morte il Comune, insieme alla Società di Studi Astesi, presenta un incontro dall’importante profilo e che vedrà ospiti illustri, tra cui i discendenti del Duca Amedeo di Savoia, quali le figlie Margherita d’Austria e Maria Cristina di Borbone-Due Sicilie e l’arciduca Martino d’Austria, e dello stesso Volpini. L’appuntamento è per giovedì, alle 20,30, al Centro congressi di Isola. A fare gli onori di casa il sindaco di Isola Fabrizio Pace e sarà presente il Cardinale Angelo Sodano, da parte del quale si terrà un ricordo di suffragio del Generale Volpini, del suo attendente Cesare Zandrino, appuntato dei carabinieri ed isolano, caduto all’Amba Alagi insieme al Generale Volpini, e del Duca Amedeo d’Aosta, scomparso ad un anno di distanza, il 3 marzo 1942, a Nairobi, durante la sua prigionia.
Tra i relatori il notaio Alberto Pregno, isolano e pronipote del Generale Volpini, con il quale si parlerà di “Una famiglia a cavallo” e del suo ruolo nella storia dell’equitazione italiana; interverrà sul tema anche il colonnello Paolo Angioni, medaglia d’oro alle olimpiadi di Tokyo del 1964. Il professor Erildo Ferro (Società di Studi Astesi), al quale si deve l’idea del convegno, delineerà la figura del Generale e ripercorrerà gli eventi della sua tragica scomparsa. E il dottor Ezio Claudio Pia, del Crism dell’Università di Torino, punterà invece l’attenzione sullo straordinario legame di amicizia tra il Generale e il Duca: «Come scrisse lo stesso Duca, “un legame così profondo ed intimo che nulla poteva distruggere, salvo la morte”. Insieme scrivono una storia del tutto diversa e cambiano la gestione della colonia».
m.m.t.