La brutta notizia è che lestate astigiana dovrà fare a meno di Palazzo Ottolenghi. Non gli spazi espositivi, ma il cortile che per tre anni ha ospitato gli appuntamenti di La corte, i diavoli
La brutta notizia è che lestate astigiana dovrà fare a meno di Palazzo Ottolenghi. Non gli spazi espositivi, ma il cortile che per tre anni ha ospitato gli appuntamenti di La corte, i diavoli e i commedianti. La buona notizia è che un altro cortile ne raccoglierà idealmente il testimone, quello del Municipio. Spazio insolito (e anche per questo al centro di polemiche, vedi articolo correlato al presente) che a partire da giovedì 11 giugno si aprirà a cittadini e turisti diventando un salotto del vino, secondo la definizione del Comune.
Di giorno latrio di Palazzo Civico sarà aperto per le degustazioni di bottiglie, ma la sera nel cortile latmosfera sarà completamente diversa. Per tutta lestate, il giovedì e il venerdì mostre ed esposizioni, con concerti al sabato sera. «Sarà musica non amplificata», rassicurano gli organizzatori, forse in previsione delle possibili lamentele del vicinato. Se è vero che il livello dei decibel è da sempre questione centrale nel dibattito culturale astigiano, Green zone così sarà chiamato lo spazio in Municipio non deve impensierire troppo i residenti. Innanzitutto gli orari, dalle 21 alle 24, con chiusura alluna, sono decisamente contenuti. Inoltre cè da aspettarsi un calendario prevalentemente cantautorale e folk, con artisti che provengono da Asti o da fuori città.
A curare la programmazione artistica è lassociazione Indi(e)Avolato, responsabile di molte serate con ospiti del panorama nazionale al Diavolo Rosso. Il tutto ospitato in unatmosfera che gli organizzatori del Loft annunciano elegante. Anche larredamento farà la sua parte, il cortile si trasformerà con allestimenti che richiamano il paesaggio collinare, sedie e tavolini, oltre a una piccola area per i concerti dal vivo.
Nel frattempo è già attiva la pagina facebook dove tenere docchio il calendario, le foto e il reportage delle serate: www.facebook.com/greenzoneasti. Green Zone riuscirà a prendere il posto della Corte nel cuore dei giovani astigiani?
Enrico Panirossi