«L'agriturismo è un esempio di valori che funzionano. Uscire dalla crisi lo si fa non solo attraverso economia e finanza ma anche portando avanti valori comuni e condivisi». A parlare è Pier
«L'agriturismo è un esempio di valori che funzionano. Uscire dalla crisi lo si fa non solo attraverso economia e finanza ma anche portando avanti valori comuni e condivisi». A parlare è Pier Luigi Celli, presidente Ente nazionale italiano turismo che ieri ha aperto la giornata conclusiva del Forum Agriturist che ha portato nell'Astigiano un centinaio di delegati da tutt'Italia. Qualificata rappresentanza delle circa 1400 realtà (su 20 mila) che aderiscono alla prima e più antica associazione di strutture agrituristiche, che fa capo a Confagricoltura.
Accoglienza, valorizzazione e promozione, anche attraverso le nuove forme di comunicazione multimediale, i grandi temi approfonditi dai vari relatori che si sono alternati negli incontri vissuti tra Asti e Montemagno. Proprio alla Tenuta Montemagno è intervenuto Celli, il quale ha segnato la strada affinché il comparto turistico nazionale torni ad occupare la posizione di leadership che deteneva fino a pochi anni fa. «Si vince partendo dai valori del territorio – annota il numero uno di Enit – l'agriturismo è ancorato ad esso. Ospitalità ed accoglienza sono fattori di assoluta rilevanza in un mercato globale, dove l'esperienza del turista è fondamentale. Il desiderio di venire a soggiornare in Italia non deve essere solo figlio della pubblicità che non deve più essere frammentata disperdendo risorse ma dei valori dell'ospitalità che ci sono stati sempre riconosciuti. Le buone esperienze condivise sono il miglior testimonial. Certamente occorre fare sistema sviluppando i concetti di terra, prodotto e progetto che ben si riassumono nelle realtà agrituristiche».
Un messaggio anche dal Governo, attraverso il video fatto pervenire dal vice ministro alle Politiche agricole, Andrea Olivero. Dimitri Tasso, sindaco di Montiglio nonché consigliere Anci, ha rimarcato le difficoltà che incontrano gli operatori. «Innanzitutto la burocrazia, con regole e norme che per il settore variano addirittura tra province e regioni. Norme che andrebbero centralizzate e soprattutto semplificate, oltre alle carenze di servizi (adsl) che si lamentano nelle aree più svantaggiate». Da Tasso anche l'invito alla creazione di una banca dati unica ed aggiornata a cui l'utente e turista possa rivolgersi in modo facile e diretto.
Conclusione affidata al presidente nazionale Agriturist, il ligure Cosimo Melacca: «Nei tre giorni astigiani ci siamo voluti mettere in gioco, facendo autocritica e dimostrando il coraggio di osare da veri imprenditori. Molti gli spunti di riflessione, di confronto e dibattito emersi, affrontati con la voglia di svilupparci e crescere sempre di più professionalmente, convinti come siamo, che mai come oggi il nostro comparto debba prepararsi al meglio per raccogliere e vincere le nuove sfide».
«Portare il Forum Agriturist nell'Astigiano è stato fortemente voluto in considerazione della candidatura Unesco dei paesaggi vitivinicoli piemontesi ed Expo 2015 – ha rimarcato l'astigiana Fiorella Riminato, direttrice Agriturist Piemonte – dove abbiamo ribadito ad una platea nazionale le vocazioni turistiche di regione e provincia patrie di eccellenze enogastronomiche, culturali, storiche e paesaggistiche».
Maurizio Sala