Venerdì 18 febbraio alle 18 si chiuderà alla Fondazione Ferrero il Festival “Uto Ughi per i giovani” partito da Alba il 14 novembre 2021. Molto apprezzati dal pubblico e dalla critica i 9 appuntamenti che si sono succeduti tra Alba e Cherasco, coinvolgendo pubblico di appassionati, critici e giovani. A tirare le somme del progetto musicale, sul palco della Fondazione Ferrero, saranno Uto Ughi e il musicista e scrittore Massimo Fargnoli, autore del romanzo PergoLennon o l’arte della Sincronicità (Zecchini 2019) e attualmente presidente dell’Accademia Musicale Napoletana (fondata da Alfredo Casella nel 1933). Titolo dell’incontro “I giovani e la musica. La parola di un Maestro”.
In un momento in cui le nuove generazioni hanno subito un grave impoverimento formativo e culturale a causa della pandemia, il Maestro Ughi (foto), d’intesa con l’Associazione culturale Arturo Toscanini e con la collaborazione e il sostegno della Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero, ha proposto un programma ricco di interpreti affermati, talenti virtuosi e momenti musicali eccellenti per far vivere al pubblico l’emozione della grande musica.
«Credo fermamente che il dovere di un Maestro sia trasmettere il proprio sapere; e oggi più che mai dobbiamo sostenere i giovani che hanno talento e voglia di apprendere» sono parole del Maestro Uto Ughi che in chiusura del Festival UTO UGHI PER I GIOVANI DA LA SANTITA’ SCONOSCIUTA ha espresso il desiderio di incontrare i giovani e gli studenti invitandoli a condividere l’irripetibile opportunità di poter ascoltare dalla viva voce di un protagonista assoluto dell’arte musicale del nostro tempo, la sua straordinaria esperienza, per esplorare le radici e il futuro della musica nel mondo contemporaneo.
Un appuntamento aperto a tutti, ma pensato soprattutto per i giovani del territorio, costruito come un dialogo aperto, come un invito alla musica, con lo scopo di trasmettere amore e sensibilità verso l’arte, la musica e la cultura. L’auspicio è che possano scaturire ed emergere, attraverso l’universale linguaggio della musica, suggestioni, approfondimenti, aspetti emozionali e valoriali sconosciuti o dimenticati ed aperto dialogo personale con grandi musicisti.
Questo tipo di divulgazione musicale si prefigge di catturare l’attenzione dei ragazzi trasmettendo loro sani messaggi da applicare ai principi etici, civici, artistici che alimentano la quotidianità di ogni individuo. La musica spiegata, in modo semplice e diretto, ed i messaggi ad essa riconducibili compongono l’immagine della bellezza in senso lato, quale caratteristica imprescindibile che deve nutrire le giovani sensibilità.