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Cultura e Spettacoli
Intervista

Alberto Brosio: «Amo insegnare e scrivere copioni»

L’attore, titolare di un corso di recitazione allo Spazio Kor, parla dei suoi progetti e degli ultimi lavori sul set, da “L’amica geniale” alla futura serie “Costiera”

«In questi ultimi anni l’insegnamento della recitazione mi ha dato tantissimo. Amo l’idea di lavorare con persone che si mettono in gioco, magari per affrontare paure e timidezze.
Al contempo ho sviluppato il desiderio di creare contenuti e copioni per parlare di ciò che mi interessa veramente, tanto che da due anni sto scrivendo sceneggiature. Il tutto senza escludere la partecipazione a film e serie televisive».
A parlare è Alberto Brosio, attore torinese, ma astigiano d’adozione, che ha da poco cominciato a tenere un corso di recitazione allo Spazio Kor, che conta circa 30 partecipanti divisi tra le lezioni del martedì e del giovedì.
Con un passato a Los Angeles, dove ha studiato recitazione (si è diplomato al Theater of Arts di Hollywood) e lavorato (per sei mesi ha fatto parte anche del cast della nota soap opera “Beautiful”), nel 2007 si è sposato con Linda, di professione veterinaria, decidendo di vivere a Cortandone, paese di origine dei nonni in cui trascorreva le estati da bambino, dove sono poi i nati i figli Edoardo e Sofia.
Alberto, è il primo anno che insegna recitazione allo Spazio Kor?
Sì, anche se in precedenza avevo tenuto lezioni a Cortadone e Monale. Devo dire che mi piace molto perché mi pone di fronte a persone che non mirano a diventare attori professionisti, ma a mettersi in gioco, prevalentemente per superare paure interiori e timidezze, conoscersi meglio e dialogare con il proprio spazio interiore.
E qui entra in gioco la recitazione con il suo aspetto “magico”: consente di creare un personaggio che non esiste filtrandolo, attraverso se stessi, in modo assolutamente autentico.

Le altre attività

Quali altre attività svolge in questo periodo?
Ho sviluppato il desiderio di creare contenuti e copioni per parlare di ciò che mi interessa veramente, tanto che da due anni sto scrivendo sceneggiature.
Ad esempio, ho firmato una serie televisiva in lingua inglese, ambientata a Malta (dove era stato girato il film “Oblivion Island”, in cui interpretavo Ulisse), per la quale sono in trattativa con una casa di produzione del luogo. Al contempo sto scrivendo una serie televisiva ambientata in Piemonte, per la quale cercherò una casa di produzione interessata.
Inoltre ho firmato una commedia teatrale al termine del corso di recitazione che ho tenuto a Monale, portata in scena dai miei “alunni”, dal titolo “Quel troppo che stroppia”.
E a livello di recitazione?
A parte lo spot pubblicitario per Crédit Agricole, che uscirà a breve, alla fine dell’anno scorso ho girato la nuova serie originale italiana di Prime Video. Ambientata sulla Costiera Amalfitana, uscirà nel corso di quest’anno con il titolo “Costiera”. Di genere thriller, diretta dal noto regista televisivo americano Adam Bernstein con Giacomo Martelli, mi vede vestire i panni di Cesare, il gestore di un hotel a 5 stelle a Positano.
E ancora, ho recitato nelle serie “L’amica geniale”, dove interpreto un giornalista, e “Brennero”, in cui vesto invece i panni di un personal trainer.
Recentemente ho poi preso parte ad altri provini, anche importanti, per la televisione e il cinema. Vedremo.

Il distacco dalla recitazione

In passato aveva abbandonato la recitazione…
Sì, dal 2012 al 2015. Avevo bisogno di allontanarmi da quel mondo, principalmente perché non ero abituato al sistema italiano, molto diverso da quello americano cui ero stato abituato per diversi anni.
Poi, però, mi sono reso conto della separazione un po’ drastica che avevo vissuto con la professione. Ho quindi fatto pace con la recitazione, che cominciava a mancarmi.
Nel frattempo, operò, si era dedicato all’agricoltura.
Esattamente. Siccome con mia moglie Linda condividevo la passione per una vita a contatto con la natura e gli animali, avevamo deciso di far diventare quello il nostro progetto principale di vita. Nel 2012 avevamo aperto l’azienda “Officina contadina”, occupandoci di produzioni sostenibili dal punto di vista ambientale, e allestendo al contempo una fattoria didattica aperta a scuole e famiglie. Poi, però, ci siamo resi conto che la nostra impostazione era poco sorretta dal punto di vista economico, per cui abbiamo deciso di chiuderla. Produciamo solo più per il consumo famigliare.
In quegli anni la fattoria didattica era stata anche al centro di un programma televisivo…
Sì. Nel 2015 avevo deciso di scrivere un programma per bambini incentrato sulla nostra fattoria didattica, chiamato “La fattoria di Orlando”, di cui io, Linda e i nostri figli Sofia ed Edoardo siamo protagonisti (insieme ad Orlando, il nostro cane).
Il programma era stato acquistato dalla De Agostini che ne ha realizzato quattro stagioni per DeA Kids, il canale 623 di Sky.

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