Il turismo come chiave per il rilancio della città è un tema sul tavolo di istituzioni ed enti locali. Che sia tra gli interessi dei cittadini più giovani, questo è meno scontato; d'altra
Il turismo come chiave per il rilancio della città è un tema sul tavolo di istituzioni ed enti locali. Che sia tra gli interessi dei cittadini più giovani, questo è meno scontato; d'altra parte, è forse normale che il futuro preoccupi chi oggi ha vent'anni. E hanno poco più di vent'anni Alessandro Besio e Lorenzo Matta, autori del volume "Guida di asti e del suo territorio". Studente di economia aziendale e scrittore di gialli il primo, laureato in storia contemporanea e appassionato di lingue il secondo, hanno riversato le loro energie in questo progetto che conta cento pagine, due cartine pieghevoli e foto a colori.
«Pian piano ci si rende conto che l'Astigiano ha un enorme potenziale turistico – spiega Alessandro – il flusso di visitatori sta aumentando e il territorio riesce a intercettare anche gli stranieri diretti in Liguria e Toscana. E considerato che nemmeno chi abita qui conosce il patrimonio di queste colline, ci siamo chiesti "perché non scrivere una guida?"» Il risultato lo stringono tra le mani, un libretto agile e che a 10 euro si troverà in tutte le librerie. «Abbiamo voluto contribuire con un progetto concreto, invece di lamentarci per ciò che non va. Tutti i contenuti sono originali, scritti sulla scorta di ricerche storiche e analisi sui beni architettonici e paesaggistici.» La parte più impegnativa di questo lavoro? Girare comune per comune per poterli poi descrivere. «Non volevano riempire la guida di informazioni asetticche, ma farci raccontare manifestazioni, monumenti e tradizioni direttamente da chi tutti i giorni lavora nel settore turismo», dicono gli autori.
Tra le pagine, anche schede di approfondimento sulle particolarità di numerosi paesi: perché Montiglio è il "paese delle meridiane"? Chi era Il Moncalvo? Cosa rende unici gli amaretti di Mombaruzzo? «Ci stiamo attivando per diffondere la guida sul territorio, vorremmo che fosse in vendita anche nelle strutture ricettive come hotel e ristoranti e ci stiamo attivando per renderla disponibile in occasione dell'adunata degli alpini di maggio.» Il volume va ad arricchire lo scaffale delle guide turistiche di Asti e dell'Astigiano, genere non particolarmente numeroso. Non si può dunque che accogliere positivamente questa uscita, d'altra parte come dicono gli stessi autori «la nostra generazione dovrà darsi molto da fare». Alessandro e Lorenzo hanno già dato il buon esempio.
Enrico Panirossi