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24 maggio, il mormorio del Piaveannunciava un inutile massacro
Cultura e Spettacoli

24 maggio, il mormorio del Piave
annunciava un inutile massacro

Mormorava il Piave il 24 maggio di cento anni fa, quando l’esercito italiano si mise in marcia verso la carneficina della Prima Guerra Mondiale. Alla fine del conflitto si contarono 651mila caduti

Mormorava il Piave il 24 maggio di cento anni fa, quando l’esercito italiano si mise in marcia verso la carneficina della Prima Guerra Mondiale. Alla fine del conflitto si contarono 651mila caduti tra i militari e oltre un milione di vittime civili. Più che appropriato, dunque, il titolo “1914–1918: l’inutile massacro” per la mostra fotografica itinerante curata dall’Israt che fino a domenica sarà allestita al Palazzo Comunale di San Damiano (dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12,30).

In settimana sarà inaugurata a Cortiglione, Moasca, Viarigi: un modo per riflettere sul significato e sulle conseguenze del primo conflitto mondiale anche in chiave locale: 4640 i caduti astigiani censiti dall’Israt, alcuni anni fa, per la prima volta attraverso uno studio di carattere storico–statistico. Notevole l’impatto che il conflitto ebbe anche sull’economia dell’Astigiano, riconvertita alla produzione bellica: «La Way–Assauto passò da 400 a quasi 4000 dipendenti, soprattutto donne – ricorda la ricercatrice Nicoletta Fasano – diventando la prima industria astigiana e conservando a lungo questo primato anche dopo la fine del conflitto. La fabbrica forniva, all’inizio della guerra, spolette e detonatori alla Francia, specializzandosi poi anche nella lavorazione di proiettili di piccolo calibro e rinnovando notevolmente i propri impianti di produzione».

Per commemorare il centenario, questa sera (venerdì) alle 21 a Canelli si terrà la conferenza “La Grande Guerra: cause e costi umani e sociali” (Salone della Cassa di Risparmio, ingresso libero), organizzata dalle associazioni Memoria Viva e Unitrè Nizza–Canelli. Domani invece Cortiglione ricorderà i caduti alle 17, nel Salone Valrosetta, con i canti del Coro alpino ANA di Magenta. Ancora un appuntamento domenica alle 17 a Viarigi, nella chiesa di San Silverio, dove aprirà la mostra d’arte contemporanea curata dal Collettivo VV e incentrata sulla Grande Guerra. Da segnalare inoltre a San Damiano l’evento “Si sente il cannone che spara”, musica e parole nel cortile interno del Municipio a partire dalle 18.30 con ingresso libero.

Infine a Castagnole Lanze, nella chiesa dei Battuti, l’ordine degli Agronomi e Dottori forestali della provincia organizza alle 10.30 un convegno sul tema dei Viali e Parchi della Rimembranza dell’Astigiano, un patrimonio che attende di essere puntualmente censito, conosciuto, salvaguardato e valorizzato. Interverranno tra gli altri Marco Violardo, già Sindaco di Castagnole delle Lanze e studioso di storia contemporanea, e l’architetto Cristina Lucca della Soprintendenza di Torino.

e.p.r.

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