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Annalisa Conti: «Abbiamo aperto unasede dell'Associazione anche ad Asti»
Cultura e Spettacoli

Annalisa Conti: «Abbiamo aperto una
sede dell'Associazione anche ad Asti»

Intervista ad Annalisa Conti, Vice Presidente Associazione Paesaggi Vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato. Cosa è stato fatto negli ultimi sei mesi dall'Associazione di cui sei Vice

Intervista ad Annalisa Conti, Vice Presidente Associazione Paesaggi Vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato.

Cosa è stato fatto negli ultimi sei mesi dall'Associazione di cui sei Vice Presidente per promuovere il territorio? State lavorando a qualche progetto specifico?
«L'Associazione sta lavorando a parecchi progetti e in particolare non è di nostra diretta competenza la promozione del territorio che in questo caso vede le ATL dei tre territori (Alessandria, Asti e Cuneo/Alba) unite per coordinare la migliore proposta di promozione sostenibile del sito UNESCO. Al momento stiamo lavorando alla presentazione del Bando Legge 77/2006 del MIbact riferito ai siti UNESCO. E' la prima volta per noi e abbiamo inserito in questo bando molto articolato una serie di attività per i Comuni, per la formazione nelle scuole nel monitoraggio e nell'adeguamento del Piano di Gestione, nella valorizzazione culturale partendo dalla storia della filiera vitivinicola con le cantine, le Enoteche Regionali e con le organizzazioni di categoria. Inoltre, sono stati aperti uffici territoriali dell'Associazione con apertura costante ad Asti, che è la sede centrale, ad Alba e ad Alessandria, che consentono di rispondere tempestivamente alle esigenze dei soci sostenitori, dei comuni e delle organizzazioni. Proseguono le attività di stampo internazionale con il progetto "Vitour" in collegamento con gli altri siti del paesaggio vitivinicolo europeo riconosciuti patrimonio dell'umanità e ad aprile si terrà una nuova riunione in Svizzera, a Lavaux, dopo il successo di Alba nell'ottobre scorso. Infine, abbiamo dato ai comuni le corrette indicazioni per la cartellonistica ed è in fase di costruzione la Commissione delle "core zone" con rappresentanti designati dai Sindaci dei territori interessati».

E' dunque in atto una collaborazione attiva tra enti e ATL provinciali?
«L'Associazione sta tenendo degli incontri costanti con le tre ATL dei territori interessati allo scopo di elaborare una strategia che porti ad una maggiore consapevolezza del sito come bene culturale. Allo stesso tempo stiamo definendo la regolamentazione dell'uso del brand "UNESCO".»
Esistono dati ufficiali sulle presenze turistiche dopo il giugno 2014?
«Non abbiamo dati certi ma il riscontro che vi è con le ATL è di un aumento di contatti e presenze.
Recentemente ha dichiarato che prima ancora di pensare alle ricadute turistiche è bene lavorare sulla consapevolezza del territorio.»

In che senso?
«Nel senso che prima di ingegnarsi a capire come attirare più turisti sarebbe meglio che tra tutti si assuma la consapevolezza del fatto che viviamo e ci svegliamo ogni giorno in un territorio Patrimonio dell'Umanità. Se noi per primi acquisiamo questa consapevolezza anche nel nostro quotidiano possiamo contribuire tutti insieme a mantenere questo riconoscimento, rispettando prima di tutto il paesaggio e i luoghi in cui viviamo. Il nostro è un riconoscimento legato alla nostra cultura e tutti siamo chiamati a fare in modo che la nostra cultura e il nostro territorio possano essere mantenuti per le generazioni future. E non solo per i turisti.»

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