«Un Assedio di Canelli leggermente sottotono questanno ma nel complesso sempre una bella festa». Questo il giudizio di chi sabato e domenica si è immerso nellatmosfera seicentesca allombra
«Un Assedio di Canelli leggermente sottotono questanno ma nel complesso sempre una bella festa». Questo il giudizio di chi sabato e domenica si è immerso nellatmosfera seicentesca allombra del Castello Gancia, tra battaglie di cannoni, duelli a fil di spada e tanto buon vino sui banconi delle osterie mentre le truppe mantovane cingevano dassedio la città. La rievocazione storica attira ancora visitatori ma non più come una volta. Ad ammetterlo è lo stesso Paolo Gandolfo, assessore alle manifestazioni del Comune che dichiara: «Abbiamo registrato un calo delle presenze questanno, non lo si può negare. Difficile stabilire a cosa possa essere imputato. In ogni caso è stata una bella festa, gli esercenti delle taverne si sono detti abbastanza soddisfatti soprattutto per il sabato sera dove si è visto il pieno di ragazzi e di giovani coppie». Numeri ufficiali non ce ne sono, difficile stabilire laffluenza alla manifestazione senza un biglietto dentrata.
Qualche stima sul giro daffari potrà fornirla il Comune tra qualche giorno, quando verrà reso noto il numero di testoni scambiati con la valuta corrente per lacquisto dei prodotti allinterno della rievocazione. Eppure il calo tra i visitatori è saltato subito allocchio ai più, soprattutto per quelle code snelle davanti alle casse dei ristoranti allaperto e per quella facilità di parcheggio nella tarda serata di sabato o alla domenica mattina, davvero impensabile fino ad una decina di anni fa. I motivi di questa disaffezione allAssedio possono essere vari: dal caldo che spinge i più a cercare refrigerio nei luoghi di villeggiatura fuori città a un canovaccio ormai consolidato che forse necessita di qualche novità. I consigli del dopo-festa si sprecano, soprattutto su Facebook. Ad essere soddisfatto della riuscita della festa è però Valerio Iaboc, presidente del Gruppo storico canellese e braccio operativo della manifestazione.
«Chi è venuto ha potuto godersi una bella festa nonostante il taglio al budget ha commentato Iaboc abbiamo fatto sforzi non indifferenti per garantire lo stesso livello qualitativo e dai riscontri raccolti il pubblico ha dimostrato di averli apprezzati». Esce con un pagellino assolutamente positivo Matteo Campagnoli, al suo primo anno nei panni del Duca di Nevèrs. Battuta pronta e talento recitativo, Campagnoli è stato allaltezza del suo predecessore, il dentista nicese Dedo Roggero Fossati, creando un personaggio completamente nuovo. Senza benda sullocchio o battute sagaci ma pur sempre accattivante. Tra pochi giorni inizieranno i lavori per lAssedio edizione 2015. «Qualche ragionamento andrà fatto conclude Iaboc per capire come migliorare la rievocazione. Ci aspetta lappuntamento con lExpo 2015 di Milano e per quella data non dovremo fallire».
Lucia Pignari