Domenica 29 marzo si svolgerà la nuova edizione della Fiera di Primavera in contemporanea con Asti Florum, che inaugurerà sabato 28 nei giardini pubblici di viale alla Vittoria. E' un ritorno
Domenica 29 marzo si svolgerà la nuova edizione della Fiera di Primavera in contemporanea con Asti Florum, che inaugurerà sabato 28 nei giardini pubblici di viale alla Vittoria. E' un ritorno alle origini quello della fiera i cui banchi saranno dislocati tra piazza Alfieri, corso Alfieri (fino a via Bocca), viale alla Vittoria, una parte di corso Dante (fino a via Verdi) e sul retro della Provincia. Esclusa, invece, corso Einaudi per lasciare sfogo al traffico e poter sfruttare piazza del Palio, insieme al piazzale dell'ex caserma Felizzano, come parcheggio per le auto.
Organizzate dal Comune, Confesercenti, Pro.Com e, per quanto riguarda Asti Florum, dalla Coldiretti, le due manifestazioni sono tra gli appuntamenti tradizionali del commercio cittadino e anche tra le più attese. Sono numeri importanti quelli degli operatori presenti in fiera (293 banchi, una cinquantina in più rispetto alla scorsa edizione) e questo significa come l'evento sia tenuto in alta considerazione tra gli addetti ai lavori. «Asti è la fiera, abbiamo tradizionalmente la vocazione dei mercati ed è più che giusto che certi eventi vengano valorizzati» commenta l'assessore al commercio Marta Parodi. Saranno invece 24 gli operatori che parteciperanno ad Asti Florum organizzata, per la prima volta, tra i vialetti dei giardini pubblici. «Gli spazi sono un po' più ristretti rispetto a piazzale De André – spiega Gioacchino Falcone, direttore Confesercenti di Asti – ma il contesto naturale è sicuramente migliore. Gli operatori saranno florovivaisti ma tratteranno anche arredi da giardino».
Non mancheranno poi le classiche paninoteche ambulanti lungo il tragitto fieristico a cominciare dai venditori di porchette, «il piatto più richiesto in assoluto, insieme ai bomboloni dolci, durante questo genere di eventi» commenta Mauro Ardissone, presidente di Confesercenti che aggiunge: «La Fiera di Primavera ha un duplice scopo: far lavorare bene gli operatori partecipanti e muovere le persone in zone della città dove non sono abituate a passare». Ardissone analizza la differenza che c'è tra questo evento fieristico e, ad esempio, la Douja d'Or ospitata all'Enofila. «La Douja funziona molto bene all'Enofila ma un po' meno per il resto della città, perché la gente va direttamente in Douja, non si muove per le vie del centro, assaggia i vini, e se ne va».
Infine un cenno sulla promozione dei due eventi che puntano ad attirare visitatori in un raggio di 50 km da Asti. «Stiamo facendo promozione non solo sul territorio ma anche a Torino, Alessandria, Alba puntando a richiamare il maggior numero di visitatori possibili per una fiera generalista – conclude Falcone – Non rimane quindi che sperare in una bella giornata di sole».
Riccardo Santagati