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Asti international film festival: Bonetti e Ferrini tra i premiati, applausi al “corto” astigiano [photogallery]

Chiusa la 15esima edizione, tra riconoscimenti e proiezioni – In anteprima “Come lupi nel bosco” prodotto da Sciarada

Applausi, ieri pomeriggio in Sala Pastrone, dopo la proiezione di “Come lupi nel bosco”, realizzato dall’astigiana Sciarada produzioni.
L’anteprima nazionale del cortometraggio girato nella nostra provincia ha ulteriormente arricchito un pomeriggio costellato da eventi e incontri. Si è infatti svolta la giornata di chiusura dell’Asti international film festival, giunto alla quindicesima edizione, che si è svolto appunto in Sala Pastrone a partire da mercoledì 26 novembre, preceduto da alcune anteprime. Cinque giorni di appuntamenti, proiezioni (106 i titoli in concorso, suddivisi in sette categorie), incontri e premiazioni. Tra gli eventi, l’incontro con Lucia Sardo (cui è andato il Premio “Asti è donna” per “L’amore che ho”), le proiezioni al Cpia (Centro provinciale istruzione adulti) sul tema della violenza di genere, gli appuntamenti (rivolti a tutti e, in particolare, agli studenti) organizzati dall’associazione Magmax, la proiezione di “Unicorni” di Michela Andreozzi.
In calendario anche l’incontro con l’attrice Iaia Forte, in occasione della consegna del riconoscimento speciale “Premio città di Asti”. L’attrice, però, non ha potuto presenziare a causa dello sciopero dei trasporti. Per questo lo staff del festival individuerà una nuova occasione per celebrarne ufficialmente la carriera.
Le premiazioni sono state protagoniste della giornata conclusiva di ieri, presentata da Riccardo Costa, direttore artistico del festival, affiancato dal critico cinematografico Filippo Mazzarella.
Di fronte ad una platea che ha visto anche registi e attori di Paesi stranieri, dall’Islanda alla Francia, sono stati premiati i vincitori delle varie sezioni: “Asti Doc” e “Asti Doc int” per i documentari, “Asti Short” e “Asti Short Int” per i cortometraggi, “La prima cosa bella” e “La prima cosa bella international” per le opere prime di lungometraggio. Al loro fianco la sezione dedicata ai cortometraggi d’animazione.

Il Premio Reale Mutua

Tra i primi a salire sul palco Roberto Briccarello, contitolare dell’agenzia Reale Mutua di Asti, tra gli sponsor del festival, che ha consegnato il riconoscimento omonimo a “La forma imperfetta dei ricordi” di Lisa Adelaide Faccioni. «Ogni anno – ha spiegato Briccarello – conferiamo un premio ai lavori legati ai temi su cui ci impegniamo ogni giorno, come la mutualità, la longevità e la perdita di autosufficienza. Quest’anno abbiamo scelto una storia che racconta di una famiglia che deve affrontare il dramma dell’Alzheimer».

Massimo Bonetti

Gli annunci dei premiati delle diverse categorie sono stati inframezzati dalla consegna di alcuni riconoscimenti speciali.
Innanzitutto il Premio alla carriera all’attore Massimo Bonetti, accompagnato sul palco da Luca Guardabascio. Dopo aver ricordato le tappe fondamentali della sua cinquantennale carriera – costellata da 180 film interpretati, dalle piccole parti nei film di Tomas Milian ai sette titoli con Pupi Avati – Bonetti ha confidato un auspicio: «Spero che questo premio non sia solo riferito al passato, ma che mi venga assegnato anche per la carriera futura, dato che non ho intenzione di fermarmi».
A questo proposito ha ricordato un recente progetto, il cortometraggio “Mister Hide” di Luca Guardabascio. Girato a New York con la partecipazione del giovane Giovanni Di Domenico, presente in sala, è stato proiettato dopo la consegna del premio.
Tra gli altri riconoscimenti speciali assegnati, il Premio Sala Pastrone a “Ex cinema Piemonte” dei Roundwood studios di Chiara Gianussi e Leonardo Medesani e il Premio “Allegria, felicità” attribuito a Maurizio Ferrini.

Maurizio Ferrini

Alternando le “due versioni di sé”, ovvero l’attore Maurizio Ferrini e la “Signora Emma Coriandoli”, il personaggio femminile che interpreta e fa divertire da anni, Ferrini ha ritirato il riconoscimento intitolato alla memoria dei gemelli astigiani Bruno e Gianni Bugnano. Per poi presentare, insieme a Giovanni Fabiano, il romanzo a loro firma “La Signora Coriandoli – Una donna in fucsia” (Fabiano & Castaldo Editore).
«E’ uno dei tre libri – ha annunciato Fabiano – di una saga che troverà compimento in primavera, dato che da febbraio usciranno altri due libri. Il primo, pubblicato a fine settembre, ha avuto un ottimo successo, tanto che i diritti sono stati acquisiti da una nota casa editrice».
Si tratta di un romanzo giallo che, hanno detto, «avvia un nuovo genere: il fucsia crime». Ovvero, un genere che si distingue dal giallo e dal noir, dove il thriller viaggia a cavallo dell’ironia e, intrecciandosi con la politica, si trasforma in farsa.
Un romanzo che Ferrini spera «di poter trasformare in un film, dato che amo ciò che è surreale, ma plausibile».

Mattia Cominotto

Infine è stato assegnato il Premio Giulio Ariosto, attribuito ad artisti che si sono distinti in ambito musicale, andato quest’anno a Mattia Cominotto che, con il suo gruppo “Od Fulmine”, ha firmato il brano “I cannibali”, utilizzato come colonna sonora del cortometraggio “Come lupi nel bosco”. Sul palco il musicista ha ripercorso le tappe fondamentali della carriera, cominciata con i “Meganoidi”, per poi esprimere viva soddisfazione e gratitudine per il riconoscimento ricevuto.

Il corto “Come lupi nel bosco”

E’ stato girato tra Ferrere e i boschi di Valleandona “Come lupi nel bosco”, diretto da Valerio Marcozzi, direttore artistico del festival “Corte dei corti” di Acqui Terme, su soggetto scritto da Riccardo Costa, direttore dell’Asti international film festival.
Prodotto dall’astigiana Sciarada produzioni, il corto, incentrato sul racconto di una rapina che sfocia in thriller, ha convinto il pubblico in sala in occasione dell’anteprima nazionale inserita nell’ultima giornata del festival. Presente il cast, composto dagli attori Andrea Bosca, Giovanni Anzaldo, Andrea De Rosa e Barbara Eforo (con la partecipazione di Marco Colombo, Lorenzo Perna, Federico Pellitteri e Silvio Maria Tealdi, sindaco di Ferrere).

Gli astigiani in concorso

L’Asti international film festival ha visto impegnati anche diversi artisti astigiani, sia come registi di titoli in concorso sia in qualità di ospiti di eventi e proiezioni speciali.
Per cominciare, il corto di animazione “Il nulla” di Samuel Di Leo, ex alunno del liceo artistico Alfieri, ha ricevuto una menzione speciale. Molto emozionato Di Leo, invitato sul palco a ritirare il riconoscimento. «Non me l’aspettavo e sono molto soddisfatto», ha commentato. A spiegare le motivazioni della scelta il direttore del festival, Riccardo Costa. «In meno di quattro minuti – ha affermato – ha condensato un messaggio molto attuale: la necessità dell’uomo di fare la guerra».
Un premio è anche andato al regista Andrea Icardi, che però non poteva essere presente alla premiazione. Residente a Santo Stefano Belbo, ma comunque conosciuto nell’Astigiano per il suo primo lungometraggio “Onde di terra”, girato tra Valle Belbo e Alta Langa, ha presentato in concorso “Signor Calandra”, che ha ottenuto il Premio del pubblico nella sezione riservata ai cortometraggi italiani.

La proiezione di “Ex”

Tra le proiezioni speciali, invece, quella del corto “Eh” dell’attore refrancorese, ma residente da anni a Roma, Simone Coppo.
Girato nel settembre 2024 a Refrancore, è il suo primo lavoro da regista e trae spunto da una storia che aveva scritto in seguito ad una conversazione con un anziano del paese, ma basata su una sensazione universale che annienta i “confini” e la territorialità. Nel cast Leonardo Cesaroni, Pietro Coppo e Martina Ferragamo. Proiettato venerdì scorso al festival, è stato replicato il giorno successivo a Refrancore.

Premiato “Ex cinema Piemonte”

Riconoscimento speciale, poi, per “Ex cinema Piemonte”, il primo cortometraggio realizzato dai Roundwood Studios nati nel Monferrato, che parla della storia del cinema parrocchiale di Piovà Massaia attraverso due testimonianze e l’intervista a Gianmario Ricca.
Anima dei Roundwood studios sono Chiara Gianussi e Leonardo Medesani di Borgata Boscorotondo a Passerano Marmorito. A loro è stato consegnato, dall’ospite del festival Eros Galbiati, il Premio Sala Pastrone, assegnato a coloro che si distinguono per un lavoro di valorizzazione delle eccellenze locali. «Siamo molto emozionati», ha confidato Chiara Gianussi. «Con i Roundwood studios, traduzione in inglese del nome della borgata da cui proveniamo – ha sottolineato – ci siamo assunti il compito di divulgare il Monferrato. In questa direzione vanno, oltre ad “Ex cinema Piemonte”, anche i quattro episodi di “Monfrà stories”, che hanno l’obiettivo di raccontare il territorio attraverso le persone che lo vivono, per conservare le tradizioni e la cultura locale, ma con uno sguardo sempre rivolto al futuro».
In occasione del festival, inoltre, Leonardo Medesani ha iscritto in concorso il suo corto horror “Crepy”, sempre prodotto dai Roundwood studios e girato a Passerano Marmorito.

I lavori restaurati di Gianni Miroglio

Un elevato interesse hanno poi suscitato, al termine della giornata di premiazioni di domenica, le proiezioni di due lavori di Gianni Miroglio, medico astigiano appassionato di cinema. Parliamo delle versioni restaurate di lavori da lui diretti che risalgono agli anni Ottanta.
Innanzitutto “Sarebbe troppo bello”, cortometraggio che era stato commissionato, nel 1981, dall’allora assessore alla Viabilità Giorgio Galvagno per promuovere le aree verdi e l’isola pedonale in città. Quindi “Torno ad Itaca?”, rivisitazione dell’Odissea tratta dalla commedia musicale omonima che aveva visto sul palco del Politeama, nel 1985, numerosi attori astigiani.
«Lavorando con Gianni Miroglio per “Venere mobile” – ha raccontato prima delle proiezioni Riccardo Costa – ho potuto ammirare il repertorio dei suoi film girati negli anni Ottanta. Così l’ho invitato a recuperare quel materiale, in quanto rappresenta una memoria storica importantissima. Gianni ha accettato, iniziando con un’opera cui tiene tantissimo, “Torno ad Itaca?”, e con un cortometraggio.
«“Sarebbe troppo bello” è stato il mio primo “corto”, realizzato in pellicola Super8 – ha aggiunto Miroglio – con tutte le difficoltà connesse».
Emozionato, Miroglio ha quindi sottolineato il “filo rosso” che ha unito i due lavori, così come tutti quelli curati negli anni: l’amicizia che legava coloro che facevano parte, a vario titolo, della realizzazione dei suoi progetti.

Tutti i titoli premiati

Animazione
Miglior film: “Dagon” di Paolo Gaudio
Menzione speciale per “Il nulla” di Samuel De Leo
Asti doc internazionale
Miglior film: “Free Words; A Poet from Gaza” di Abdullah Harun
Miglior regia: Ivan Vlasov per “Wind has no tail”
Giuria Giovani: “Salah Abu Ali & The Olive Tree” di Colby T Smith
Premio del pubblico: “Our Horizons” di Charlotte Cayeux
Asti short internazionale
Miglior film: “Saqfa” di Omar Saleh
Miglior regia: Onur Guler per “The surrogate girl”
Miglior attore: Valerijus Jevsejevas per “Glitter Kiss”
Miglior attrice: Laetitia Lopez per “Viola”
Premio del pubblico: “Nightfaces” di Martin Winter e Stefan Langthaler
Giuria giovani: “Dormant” di Niels Bourgonje
Prima cosa bella internazionale
Miglior film: “The Black Forest” di Radik Kudoyarov
Miglior regia: Fjolnir Baldursson per “Angst”
Miglior regia: Joao Cabral per “What is left of us”
Miglior attrice: Karolin Nothacker
Premio del pubblico: “The best in the world” di Marion Standefer
Giuria Giovani: “The best in the world”
Prima cosa bella Italia
Miglior film: “L’origine del mondo” di Rossella Inglese
Miglior regia: Daniele Barbiero per “Squali”
Miglior attore: Augusto Mario Russi pr “Cinedramma”
Miglior attrice: Giorgia Faraoni per “Cinedramma”
Premio del pubblico: “Cuore di carta” di Kristina Sarkite
Giuria giovani: “Il canto di Alina” di Ilaria Breaccialini e Federica Oriente
Asti doc Italia
Miglior Film a “The Madmen Coach” di Carlo Liberatore
Miglior regia: Francesco Del Grosso per “Nyumba”
Premio del pubblico: “Anime Violate” di Matteo Balsamo
Giuria Giovani: “Silvio Curto e il tempio salvato” di Giulio Maria Cavallini
Asti short Italia
Miglior film: “Al Waadia” di Hedy Krissane
Miglior regia: Giovanni Di Natale per “Sante o puttane”
Miglior attore: Tommaso Linzalone per “Scusa” di Giulio Novelli
Miglior attrice: Lucia Lavia per “Misure”
Premio del pubblico: “Signor Calandra” di Andrea Icardi
Giuria Giovani: “Legame materno” di Simone Arrighi

Photogallery a cura di Mariagrazia Billi e Agostino Santangelo

 

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