Torri, chiese, palazzi e tombe: scorci misteriosi che fanno da sfondo a una città non ancora capoluogo di provincia.
È in libreria l’ultima fatica letteraria di Stefano Masino, “Asti noir, fascismo e dintorni”, quarto capitolo in tandem con l’editore genovese De Ferrari, da pochi giorni nelle librerie. Al centro l’ispettore delle Guardie Civiche Attilio Nebiolo, il cui nome ricorre sistematicamente nelle cronache poliziesche e giudiziarie astigiane degli anni Dieci e Venti del Novecento. Attivissimo, perspicace e libero d’azione, risolse negli anni numerosi casi.
«“Asti noir”, tuttavia – spiega l’autore – non è solo la rievocazione di delitti spaventosi, ma una finestra sulla vita cittadina tra le due guerre e durante gli anni della dittatura fascista. Sfumature rosse e grigie, tra sviluppo edilizio e parate militari e squadristiche».
I personaggi
«Per quanto riguarda i personaggi – continua – emerge anche una figura controversa, quasi leggendaria all’epoca. Chi fu veramente il generale Pietro Badoglio, grazzanese e cittadino onorario di Asti? La pubblicistica degli anni Venti e Trenta lo rappresenta come un soldato taciturno, ma capace di azioni intrepide. I comandi militari, il Duce e il re lo cercarono nei momenti delle decisioni disperate. Firmò due armistizi, ma non rispose mai del suo operato».
Tra le pagine anche echi del Risorgimento con Cavour e la sua amante genovese, il diplomatico Isacco Artom e il patriota Giovanni Battista De Rolandis. Infine una passeggiata storica tra tombe “vive”, lapidi monumentali e torri medievali.
“Asti noir, fascismo e dintorni” (186 pagine, euro 20) vede l’immagine di copertina firmata da Gabriele Picello.