Astigiani, atto secondo. E uscito martedì il secondo numero della rivista trimestrale di storia e storie del territorio, edita dallomonima associazione. La presentazione sul palco del
Astigiani, atto secondo. E uscito martedì il secondo numero della rivista trimestrale di storia e storie del territorio, edita dallomonima associazione. La presentazione sul palco del Teatro Alfieri ha raccolto un pubblico numeroso, segno che liniziativa editoriale ha già un seguito di tutto rispetto, nonostante il debutto sia avvenuto soltanto a settembre. Il direttore Sergio Miravalle, ha esordito con un ricordo della giornalista e scrittrice Laura Bosia, tra i fondatori della rivista: «Questo secondo numero è dedicato a lei ha detto Miravalle e sulle nostre pagine ospitiamo anche il suo ultimo articolo, quello su cui stava lavorando quando ci ha lasciato».
Di fronte al pubblico si è poi passati a sfogliare i contenuti: la vicenda della provincia di Asti, dalla sua nascita nel 1935 alla (quasi) soppressione del 2012; i progetti per la città che non vennero mai realizzati; ritratti di astigiani che hanno fatto la storia, come lo scenografo Carlo Leva che lavorò sui set di Sergio Leone. La presentazione di martedì è stata loccasione per far ascoltare note che si pensavano smarrite, come quella canzone di Paolo Conte che divenne linno della squadra di calcio della Torretta.
Sul palco anche il presidente dellassociazione Astigiani, Giorgio Conte, mentre in platea era presente lo stesso Leva, emozionato durante la breve intervista dal vivo; applausi per il duo violino e violoncello Cerrato Brothers, straordinari interpreti di alcuni brani classici. Astigiani è disponibile nelle edicole, al prezzo di copertina di 7 euro, oppure in abbonamento a partire da 25 euro allanno. Cè anche un sito, www.astigiani.it