Cerca
Close this search box.
Candelaresi Paride ad Astimusica
Cultura e Spettacoli
Intervista

«Astimusica all’insegna di grandi artisti, pensando anche ai festival e al metal»

L’assessore comunale alla Cultura Paride Candelaresi racconta il lavoro di programmazione per l’estate 2025

È dello scorso 20 dicembre l’annuncio del primo concerto che animerà la 28esima edizione del festival Astimusica, in programma la prossima estate. A salire sul palco, venerdì 18 luglio in piazza Alfieri, sarà la nota cantautrice Alessandra Amoroso. Un annuncio dato dall’assessore comunale alla Cultura Paride Candelaresi, al lavoro con il suo staff su Astimusica e sugli altri festival che animeranno il periodo estivo.
Assessore, quando è cominciata la programmazione di Astimusica 2025?
Per la prima volta stiamo seguendo già dallo scorso luglio un fitto cronoprogramma legato ai tempi delle agenzie e dei manager degli artisti, per anticipare gli altri festival e ottenere esclusive. Abbiamo infatti capito quanto sia fondamentale guardare anche al panorama nazionale delle rassegne musicali.

L’edizione 2025

Come sarà composto il cartellone del 2025? Seguirà la filosofia impostata nell’edizione 2024: meno date ma con artisti di livello che si rivolgono a pubblici differenti?
Il cartellone è in fase di programmazione. L’idea è sempre quella di proporre una settimana a luglio da dedicare ogni sera ai grandi artisti della musica e dell’intrattenimento. Stiamo pensando anche a comici e divulgatori, così come a stelle di YouTube…
Il festival è giunto quest’anno in una fase nuova della sua storia e mirerà ad intercettare pubblici differenti. Per molto tempo si sono sentite lamentele su questa manifestazione, del tipo “Ci sono sempre gli stessi”, “Non è più un festival per giovani”, “Si soddisfa solo un certo pubblico”. Le lamentele ci saranno sempre, ma una rassegna così importante non poteva rimanere uguale a se stessa per 28 edizioni, peraltro all’interno di un settore profondamente cambiato.
Di una cosa sono certo: la grande musica sarà sempre al centro dei nostri discorsi. Stiamo organizzando una bella edizione.
Secondo lei potremmo vedere piazza Alfieri sfruttata al massimo delle sue potenzialità, quindi fino a 10mila spettatori?
Di certo, dopo le normative nazionali sulla sicurezza degli ultimi anni, i 2mila posti di piazza Cattedrale (precedente location della manifestazione, ndr) non erano più sufficienti per consentire il salto che Astimusica ha compiuto nel 2024, quando abbiamo deciso di spostarla in piazza Alfieri.
Non avremmo mai potuto contrattualizzare artisti come De Gregori (quasi 4mila presenze) e Gigi D’Alessio (circa 3.500), tra i protagonisti del cartellone 2024. Le agenzie chiedono giustamente una piazza grande e dignitosa per artisti di questo tipo. La stessa Alessandra Amoroso, appena annunciata per il 2025, non avrebbe potuto esibirsi in una piazza piccola. Basti pensare che recentemente a Torino ha registrato 15 mila spettatori.
Rispondendo alla domanda, spero che piazza Alfieri in un biennio arrivi ad essere utilizzata al massimo della sua capienza. Astimusica sta crescendo, rimanendo fedele a quello che è stata: un contenitore ogni anno diverso di grandi artisti provenienti da mondi musicali differenti.

Dal ricordo di Massimo Cotto alle novità

Il festival ha perso lo scorso agosto il suo storico direttore artistico, Massimo Cotto. Quale apporto principale ha dato alla manifestazione secondo lei? Verrà sostituito?
Massimo è stato una persona che ho stimato molto e ha dato tanto di sé stesso alla città. Ho avuto la fortuna di condividere con lui un bel percorso. Mi ha insegnato tanto in poco tempo. Inoltre, non solo ha rispettato la mia visione della manifestazione, ma l’ha supportata con molta forza.
Più di una volta, pubblicamente e non solo, aveva detto che da anni pensava ad uno spostamento del festival, ma, anche da assessore, non si era mai sentito di attuarlo. Ha quindi fatto più volte apprezzamenti sul mio “coraggio”.
Con lui ho lavorato con passione e sguardo scientifico. Vado avanti pensando al progetto comune che avevamo sul festival.
Riguardo alla sostituzione, ricordo che appena sono stato nominato assessore, tre anni fa, affettuosamente e col suo tipico tono scherzoso, Massimo mi aveva detto: “Non mi sostituirai mai, vero?”. E infatti, almeno per ora, non lo faremo.
Astimusica è solo uno dei festival che animeranno la prossima estate. Su quali fronti siete già al lavoro?
Stiamo lavorando ad AstiTeatro, AstiLirica e AstiJazz. Stiamo partecipando al bando del Fus (Fondo unico per lo spettacolo, ndr) e alla programmazione annuale, sia artistica che economica.
Dobbiamo aspettarci novità da qualche cartellone?
Ho in mente una novità dedicata al genere metal. Non sarà facile concretizzarla, ma… mai dire mai. A volte i sogni subiscono rallentamenti, ma poi si avverano sempre.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Scopri inoltre:

Edizione digitale