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"AstiMusica" saluta l'edizione 20Sul palco c'è Chiara Dello Iacovo
Cultura e Spettacoli

"AstiMusica" saluta l'edizione 20
Sul palco c'è Chiara Dello Iacovo

“AstiMusica 20” chiude i battenti questa sera, martedì, con il concerto di Chiara Dello Iacovo. Una data scelta, come quella di ieri (lunedì) con gli artisti Levante ed Eugenio In Via Di Gioia,

“AstiMusica 20” chiude i battenti questa sera, martedì, con il concerto di Chiara Dello Iacovo. Una data scelta, come quella di ieri (lunedì) con gli artisti Levante ed Eugenio In Via Di Gioia, per recuperare la serata di sabato 11 luglio rinviata in seguito al lutto cittadino indetto dall’Amministrazione comunale. Dopo l’inaugurazione di Paolo Conte dello scorso 1° luglio è quindi un’altra astigiana a mettere la parola fine sull’edizione 2015 del più celebre festival musicale cittadino. Chiara, che ha da poco compiuto 20 anni, è divenuta nota al grande pubblico grazie alla partecipazione e al raggiungimento delle fasi finali del talent show Rai “The Voice Of Italy”. Sul palco di piazza Cattedrale, preceduta dall’esibizione del giovane Andrea Maestrelli, presenta un repertorio composto da cover e da alcuni di quei brani autografi che faranno parte dell’album d’esordio previsto per settembre. Inizio concerto ore 21, ingresso gratuito.

Positive intanto, da parte di pubblico e organizzatori, le impressioni che accompagnano la conclusione dell’edizione numero 20 di “AstiMusica”. «Il fatto che anche un giornalista solitamente avaro di complimenti come Antonio Dipollina de “La Repubblica” abbia scritto che “Asti ha il festival musicale più bello di queste lande” certifica il ritorno della nostra rassegna agli onori della stampa nazionale e, di conseguenza, la bontà delle scelte fatte», afferma un soddisfatto Massimo Cotto, direttore artistico di “AstiMusica” e assessore alla Cultura del Comune. Il riferimento è all’articolo che lo scorso 9 luglio era apparso sull’edizione online del quotidiano “La Repubblica” (a questo link) in cui Dipollina recensiva l’eccezionale concerto di Rick Wakeman in piazza Cattedrale elogiando al contempo la forza scenografica della location e la capacità di Asti di trovare la bellezza, nell’unicità della musica di un grande come il compositore inglese, anche in giorni resi cupi dagli ultimi eventi accaduti in città. Cotto si dice soddisfatto per tutte le serate, dal sold–out di Paolo Conte agli ottimi numeri dei concerti dei jazzisti Fresu e Rea passando per Tozzi e il successo del Premio Faletti.

Il futuro, ancora tutto da inquadrare, sembra al momento propendere per un proseguimento della formula adottata quest’anno: «Senza Asp si muore – confida Cotto – Il Comune da solo non ha la forza per sostenere una rassegna come questa e l’unica alternativa sarebbe di appaltarla a un’agenzia esterna». L’ultimo pensiero dell’assessore va invece a una vecchia querelle: «Mi auguro – conclude – che nessuno faccia più l’errore di accostare “Collisioni” ad “AstiMusica”: sono rassegne che non possono in alcun modo essere messe a confronto, la prima nasce come iniziativa di (e finanziata da) privati, la seconda è organizzata da un comune».

Luca Garrone

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