Dopo A Sud di nessun Nord, dopo Passepartout, lestate dei festival astigiani è giunta ad uno dei suoi momenti culminanti con Asti Teatro, che debutterà venerdì di questa settimana e si
Dopo A Sud di nessun Nord, dopo Passepartout, lestate dei festival astigiani è giunta ad uno dei suoi momenti culminanti con Asti Teatro, che debutterà venerdì di questa settimana e si protrarrà sino al 6 luglio.
Asti Teatro è giunto alla sua 35° edizione, una bella età per un festival teatrale, soprattutto per un festival che vede nella drammaturgia contemporanea uno dei suoi punti di forza. Proprio per celebrare i suoi sette lustri di vita, Asti Teatro si aprirà con una mostra, venerdì alle 18.30 nella Sala delle colonne al Collegio, dove saranno esposti materiali fotografie e materiali darchivio relativi a tutte le edizioni passate del festival astigiano. Il percorso espositivo è stato progettato da Maurizio Agostinetto e Thea Dellavalle. Come sempre, le sedi del festival sono diverse, perché una delle dichiarate intenzioni degli organizzatori è quella di portare il pubblico in giro per la città, alla scoperta di luoghi noti e meno noti che si prestano magnificamente a diventare luoghi di spettacolo. E cè anche un gradito ritorno al cortile del Collegio, proprio dove, 35 anni fa, Asti Teatro aveva mosso i suoi primi passi.
Vedremo, nei nove giorni del festival, tanto teatro, di tutte le tendenze, con attori conosciuti da tempo sulla scena nazionale e giovani emergenti. Ci saranno omaggi ai grandi del Novecento come Strehler, Eduardo De Filippo, Modugno e Dario Fo, a cui è dedicata la serata finale, ma sfogliando il cartellone si trova anche una sezione off, e poi Erbacce in città, laboratori di armonia e di scenografia, la sezione Transcodex e i Mondi Fragili di Antonio Catalano. E naturalmente ritorna anche Scintille, progetti di spettacoli proposti da giovani compagnie il cui lavoro sarà giudicato dal pubblico e, per i vincitori, sviluppato e fatto circuitare proprio grazie ad Asti Teatro.
Numerosi gli attori di primo piano, come Pippo Del Bono, Umberto Orsini (un testo da I fratelli Karamazov), Massimo Popolizio, Stefano Benni, Lucilla Giagnoni, Antonio Rezza, Giancarlo Dettori (suo lomaggio a Strehler). Ma sarà interessante andare alla scoperta di attori meno noti al grande pubblico, e di testi che proprio qui affrontano il loro debutto.
I biglietti costano 6 euro (è previsto un abbonamento per 10 spettacoli a 50 euro), tranne che per gli spettacoli al Collegio, che costano 15 euro (12 per gli abbonati, con possibilità di un ulteriore abbonamento per 5 serate a 50 euro).
Aldo Gamba