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Bronzino Emiliano
Cultura e Spettacoli

AstiTeatro 42, da venerdì 23 spettacoli tra piazze e chiese sconsacrate

Si comincia con l’anteprima de “I Narratempo”, l’evento di circo contemporaneo firmato ArteMakìa e la proiezione del film “Guida galattica per autostoppisti”

Apre venerdì AstiTeatro 42

Venerdì 28 agosto si alzerà il sipario su AstiTeatro, lo storico festival di teatro nazionale e internazionale, giunto alla 42esima edizione, che quest’anno, a causa dell’emergenza Covid, è stato posticipato di due mesi. In programma, fino al 6 settembre, 23 spettacoli (tra cui 5 prime nazionali e 7 regionali; presenti ben 6 vincitori di Premi Ubu degli ultimi anni) che andranno in scena in diverse zone della città.
Con la direzione artistica di Emiliano Bronzino, è organizzato dal Comune di Asti nell’ambito del progetto di rete Patric (Polo astigiano per il teatro di ricerca e di innovazione contemporaneo), sostenuto dal 2018 dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del Bando triennale per le Performing Arts 2018-2020, grazie al sostegno di Regione Piemonte, Fondazione CrAsti, Fondazione CRT, MIBACT, Fondazione Piemonte dal Vivo e Asp.

Il commento del sindaco Rasero e dell’assessore Imerito

Da sinistra l’assessore Imerito, il sindaco Rasero e il direttore organizzativo del festival, Gianluigi Porro, in occasione della presentazione del cartellone

“AstiTeatro è un festival storico della scena teatrale italiana – spiegano il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore comunale alla Cultura Gianfranco Imerito – e per noi irrinunciabile. In seguito alla pandemia abbiamo dovuto spostarlo dalla sua tradizionale collocazione a inizio estate e ripensarlo, ma siamo certi di aver mantenuto intatte qualità e attrattiva. Crediamo che portare avanti la progettualità culturale in città sia uno degli elementi su cui costruire la fase della ripresa a fronte di un evento così grave, e nel caso di AstiTeatro riesce ad autofinanziarsi grazie ai bandi e al supporto dei nostri partner, con importanti ricadute sul territorio, anche turistiche. La cultura vive di momenti di incontro, ed è importante far sentire attraverso la forma del teatro la presenza forte di una comunità che si ritrova per scoprire emozioni, sentimenti, obiettivi comuni sui quali ricostruire il proprio stare insieme”.

I temi protagonisti secondo Bronzino

AstiTeatro è un festival con la vocazione di luogo di scambio e di ritrovo. Come accennato, dal 2017 la direzione artistica è affidata ad Emiliano Bronzino, regista diplomato al Teatro Stabile di Torino, sotto la direzione artistica di Luca Ronconi, per il quale ha lavorato come suo assistente alla regia per anni. È regista per il Piccolo Teatro di Milano, direttore artistico della Fondazione TGR Onlus e dello Spazio Kor e ha collaborato a lungo con la Fondazione TPE e per l’INDA al Teatro Greco di Siracusa.
Due le missioni che Bronzino ha deciso di affrontare nella direzione artistica di AstiTeatro: generare un bene al servizio della città, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, e consolidare l’identità del festival e il suo ruolo nel panorama nazionale.
“Ripensare AstiTeatro in tempo di Covid 19 – afferma – significa prima di tutto immaginare percorsi per ricollegare il pubblico al festival. Il nostro desiderio è quello di ricostruire una socialità intorno allo spettacolo dal vivo. AstiTeatro 42, incentrato sull’identificazione e la ricerca della nuova drammaturgia italiana (caratterizzata da una strettissima connessione tra messa in scena e scrittura drammaturgica), presenta un focus di riflessione delle nuove generazioni sulla sostenibilità ambientale, proponendo due debutti di compagnie e giovani drammaturghi che affrontano il tema. L’altra filo tematico che attraversa il festival, e che si collega strettamente con la prima proposta, è il rapporto tra generazioni. Una serie di riflessioni sulle eredità, sul rapporto complesso e difficile tra genitori e figli e sulla ricerca di modelli e maestri”.
“Nella ricerca di una risposta a questi interrogativi – continua – ci siamo ispirati all’immaginario della “Guida galattica per autostoppisti” (libro che ho amato e riletto più volte nella mia vita), che risponde con semplicità e ironia a tutte le “grandi domande”. Cercando così di guardare al futuro con un po’ di leggerezza”.

L’intervento del direttore organizzativo Porro

Aggiunge il dirigente del settore Cultura e direttore organizzativo del festival Gianluigi Porro: “Nel libro ‘Guida galattica per autostoppisti’ di Douglas Adams, 42 è la risposta definitiva a una domanda che non si conosce ma che, a sua volta, è la risposta al ‘Quesito di Sempre’: perché nasciamo? perché moriamo? dove andiamo? perchè passiamo tanta parte del tempo concessoci a portare al polso orologi digitali?… Siamo alla 42esima edizione di AstiTeatro: questa è la nostra risposta alla domanda, che non conosciamo, ma che ha sicuramente a che fare con la risposta al suddetto quesito. Questa simpatica combinazione del 42 (combinazione che ha un fattore di improbabilità infinita di uno ad uno, come direbbe Adams) ci ha fatto riflettere sull’importanza dei festival, e di questo festival in particolare, per fornire elementi (non risposte, forse domande) legate al nostro modo di essere, al rapporto padre e figlio, all’eredità tra generazioni, all’ambiente, e via dicendo, visti con gli occhi dei nuovi drammaturghi, dei giovani interpreti, dei registi, degli operatori, dei tecnici. Di tutti coloro, insomma, che ripropongono ogni sera il gioco (per dirla alla francese) del Teatro”.
“Allora – conclude – tanto vale tranquillizzarsi, procurarsi un asciugamano (l’oggetto più utile che l’autostoppista galattico possa avere), seguire lo slogan riportato sulla copertina della Guida (ovvero”Don’t panic”), e godersi la nuova edizione di AstiTeatro sapendo che, per dirla con Antoine de Saint-Exupéry (autore del ‘Piccolo Principe’), l’importante non è prevedere il futuro ma renderlo possibile …”.

I luoghi del festival

Tra le location principali, alle quali si aggiungono piazze e cortili, ci sono le chiese sconsacrate del centro storico di Asti. L’ex Chiesa del Gesù al Michelerio, in corso Alfieri 381, che costudisce al suo interno l’affresco “La Gloria del Paradiso” del noto pittore astigiano Gian Carlo Aliberti. Lo Spazio Kor in piazza San Giuseppe, architettura barocca che dialoga con la creatività contemporanea, all’esterno con l’opera “Lens Flare” di Valsania e Poletti e all’interno con “La Macchina delle Illusioni”, un piccolo museo interattivo, ideato dallo scenografo Francesco Fassone, dedicato alla scenotecnica.
Un’altra ex chiesa, il Diavolo Rosso di piazza San Martino, dal 2000 spazio multiculturale, fungerà anche da ufficio informazioni tutti i giorni dalle 16 alle 20, e luogo di incontro con i protagonisti del festival, oltre che punto di ristoro per il pubblico a fine serata. Saranno luogo di spettacoli anche il cortile del Michelerio, piazza San Secondo, il cortile dell’Archivio Storico, il Palco 19 (ex cinema Politeama) e il Teatro Alfieri.

Le collaborazioni

Importanti per AstiTeatro anche le collaborazioni, come quella con il Festival delle Colline Torinesi, Fringe Festival di Torino, Kilowatt Festival e per la prima volta con Attraverso, il festival diffuso che, inseguendo le bellezze dell’Unesco, si svolge su tre province e quattro territori del basso Piemonte. Ormai consolidata da anni quella con la Fondazione Piemonte dal Vivo, con cui si condivide una visione strategica sui temi dell’offerta culturale e della mobilità del pubblico.
Prezioso anche il sostegno di Nova Coop, che ha da poco inaugurato il riqualificato supermercato Coop di via Monti, relativamente a molti eventi culturali in città.

Gli spettacoli della prima giornata

La prima giornata del festival, venerdì 28 agosto, vedrà l’anteprima dalle 18 con “I Narratempo” e “N’a vira a n’Ast iera n’ostu”: i partecipanti saranno accompagnati a gruppi limitati (con prenotazione obbligatoria alla biglietteria del Teatro Alfieri) da Giuseppe Barla, Mario Galliano, Renzo Moretto, Piero Musso e Alessandro Viale in un percorso teatrale tra le vie del centro storico di Asti, alla scoperta delle vecchie osterie, con partenze da piazza Statuto e da piazza San Giuseppe, con finale alle 19,30 nel cortile della Cascina del Racconto di via Bonzanigo.
Il festival aprirà alle 21,45 in piazza San Secondo con “On the road”, spettacolo di circo contemporaneo e arti performative curato da ArteMakìa, compagnia guidata dall’artista e regista Milo Scotton. La “festa di apertura” si sposterà alle 23.15 al Cortile del Michelerio per la proiezione del film “Guida galattica per autostoppisti” di Garth Jennings, in collaborazione con il Circolo Cinematografico Vertigo.
Tutti gli eventi della prima giornata del festival sono a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

L’aperitivo “Pensiero profondo”

Novità della quarantaduesima edizione del festival è “Pensiero profondo – 4 chiacchiere con gli artisti sulla vita, l’universo e tutto quanto”, aperitivo tutti i giorni alle 18 al Diavolo Rosso con i protagonisti del festival. Questo il calendario: 28 agosto Eleonora Danco intervistata da Carlo Francesco Conti; 29 agosto Lorenza Zambon intervistata da Gianluigi Porro; 30 agosto Mario Perrotta intervistato da Emiliano Bronzino; 31 agosto Rosario Sparno e Antonella Romano intervistati da Chiara Buratti e Alexander Macinante; 1 settembre Daniele Ronco intervistato da Lorenza Zambon; 2 settembre gli attori di Generazione Disagio e della compagnia Berardi Casolari intervistati da Carlo Francesco Conti; 3 settembre Paolo Valerio intervistato da Alexander Macinante; 4 settembre Oscar De Summa e Marina Occhionero intervistati da Carlo Francesco Conti; 5 settembre gli attori de Il Mulino di Amleto intervistati da Emiliano Bronzino; 6 settembre chiusura con Gianluigi Porro ed Emiliano Bronzino.

Il laboratorio sui temi ambientali

Altra novità “Spectrum – il pianeta allo specchio”, laboratorio ispirato ai temi degli spettacoli del festival realizzato in collaborazione con Fridays For Future Asti, per parlare dell’impatto dell’uomo sull’ambiente e disegnare nuovi modelli di sostenibilità. Le attività si terranno il 29 agosto e il 5 settembre (ore 15 e 16,30) nel cortile interno del Diavolo Rosso. Prenotazione obbligatoria chiamando il 349.1781140 o scrivendo a segreteria@associazionecraft.org.

L’osteria “Il Gat Rustì” e i ristoranti

Come ogni anno, infine, sarà aperta durante il festival tutte le sere l’osteria il Gat Rustì, in via Bonzanigo. Inoltre una serie di ristoranti offriranno agli spettatori un menu al prezzo convenzionato di 15 euro: Becheri, Diavolo Rosso, Enoteca Pompa Magna, Laura’s Restaurant, Pizzeria Tre Re, Oeuf, Tacabanda e Tastè Vin.

Biglietti

Prevendita biglietti per gli spettacoli (cartellone completo su www.astiteatro.it) presso la biglietteria del Teatro Alfieri, in via Grandi 16, aperta tutti i giorni dalle 10 alle 17 e nei giorni di spettacolo un’ora prima di ogni rappresentazione direttamente in location.
Per informazioni e prenotazioni 0141.399057 – 0141.399040.
Biglietti 10 euro intero; 8 euro ridotto abbonati stagione Teatro Alfieri, over 65, possessori Kor Card e tessera Plus Biblioteca Astense; 5 euro ridotto operatori. Biglietto per la visione di Elio Germano “La mia battaglia” 25 euro cena inclusa (spettacolo fuori abbonamento, 35 posti disponibili a replica presso il Ristorante Oeuf, per prenotazioni: 349/1781140).
Abbonamento a 10 spettacoli: 80 euro. È inoltre disponibile la card “AstiTeatro under25”, riservata ai giovani sotto i 25 anni, che dà diritto a 5 ingressi gratuiti, fino ad esaurimento disponibilità.

 

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