Scritta da Ettore Petrolini nel 1924, "Il padiglione delle meraviglie" è considerata una delle opere teatrali più amare e crudeli del grande attore e drammaturgo romano. La rassegna
Scritta da Ettore Petrolini nel 1924, "Il padiglione delle meraviglie" è considerata una delle opere teatrali più amare e crudeli del grande attore e drammaturgo romano. La rassegna "Parole d'artista", diretta da Valter Malosti, la propone in una prima regionale al Teatro Alfieri di Asti, martedì alle 21, nella drammaturgia di Massimo Verdastro (anche resgista) e Andrea Macaluso con la produzione di TSI La Fabbrica dell'Attore ? Teatro Vascello. Amara e crudele, si diceva. Petrolini porta infatti in scena in un atto unico in due quadri piazza Guglielmo Pepe, a Roma, l'ambiente che l'ha visto nascere come artista. Un microcosmo brulicante di baracconi, guitti, ciarlatani, lottatori, donne magnetiche, selvaggi, dove il grande comico, poco più che adolescente, si esibiva come "donna sirena".
La trama dell'opera racconta infatti di Lalli che, assieme alla moglie Zenaide, gestisce "Il padiglione delle meraviglie" nel quale presenta le sue attrazioni, da Amalù il selvaggio ad Elvira la sirena fino ai lottatori Tigre e Calligola. Tiberio è l'imbonitore del carrozzone, ma sta passando un periodo buio perché lasciato da Elvira, che ha una relazione con il Tigre. Inizia lo spettacolo ed ognuno presenta il suo numero. Giunto il momento del Tigre, Lalli esorta il pubblico a sfidarlo in un incontro di lotta. Come sfidante si propone però Tiberio, disposto a tutto pur di riconquistare Elvira. Inizia la lotta, che si capisce immediatamente non essere una finzione e il cui epilogo assume le tinte del dramma quando Tiberio, disperato, riesce in uno slancio a stendere il Tigre lasciandolo a terra senza fiato per una presa troppo veemente al collo.
Massimo Verdastro, regista dello spettacolo, parla in questi termini della sua drammaturgia: «Il Padiglione delle meraviglie concepito da Ettore Petrolini è il trionfo della parola e del corpo, di sfide reali o simulate, di serragli di uomini e donne "mostruosi" che si offrono al famelico bisogno di stupore e spaesamento del pubblico. Nel Padiglione i sentimenti primari dei personaggi prendono il sopravvento sopra ogni convenzione sociale, le azioni che essi compiono al di fuori e dentro la finzione teatrale rivelano una animalità che non conosce mediazioni». Per le scene e i costumi di Stefania Battaglia e le luci di Valerio Geroldi saranno sul palco gli attori Manuela Kustermann, Massimo Verdastro, Gloria Liberati, Andrea Macaluso, Luigi Pisani, Giuseppe Sangiorgi, Emanuele Carucci Viterbi. Ingressi 12 euro, ridotti studenti, over 65 e abbonati Alfieri 7 euro. Info e prenotazioni 0141/399057.
Luca Garrone