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Costigliole, a che punto è il museo diffuso?
Cultura e Spettacoli

Costigliole, a che punto è il museo diffuso?

Dopo la "rimodulazione", nel 2013, del contributo regionale, passato dai 6 milioni di euro del 2010 agli attuali 2,4 (oltre al cofinanziamento del 10% da parte dei Comuni interessati), si è

Dopo la "rimodulazione", nel 2013, del contributo regionale, passato dai 6 milioni di euro del 2010 agli attuali 2,4 (oltre al cofinanziamento del 10% da parte dei Comuni interessati), si è fatto il punto della situazione a Costigliole, presso l'Unione collinare "Tra Langa e Monferrato", ente capofila, sul progetto del "Mu.D.A.", il Museo Diffuso Astigiano.
Un'iniziativa per la valorizzazione del territorio, promosso dalle Unioni "Tra Langa e Monferrato" e "Vigne e Vini" (in tutto 13 Comuni: Costigliole, Castagnole Lanze, Coazzolo, Montegrosso, Nizza, Calamandrana, Incisa Scapaccino, Maranzana, Mombaruzzo; e ancora Canelli, Calosso, San Marzano Oliveto e Moasca), con il sostegno della Regione.

«Un museo en plein air, che coinvolge tutto il territorio ed invita il visitatore a contemplare la bellezza del paesaggio così come si contempla un'opera d'arte ?- spiega Giovanni Borriero, presidente della "Tra Langa e Monferrato" e sindaco di Costigliole -? L'idea progettuale avviata nel 2007 ha mantenuto l'originaria impostazione, volta a favorire in modo coordinato e fattivo lo sviluppo turistico del sud Astigiano quale punto di riferimento e vetrina per conoscere il territorio e programmare una visita tra le sue mille attrattive: paesaggio, colline, castelli, cattedrali sotterranee, pievi romantiche, chiese barocche e i numerosi eventi che animano la zona tutto l'anno». All'incontro, convocato da Borriero, sono intervenuti i rappresentanti dei Comuni e i dirigenti regionali Facco, Picarreta e Bordi.

«Amministratori e tecnici regionali, a cui siamo grati per la loro costante disponibilità, hanno potuto confrontarsi e prendere atto della situazione del Mu.D.A., il cui avanzato stato di attuazione consentirà di predisporre finalmente, entro la prima metà dell'anno in corso, uno specifico accordo di programma attivabile subito dopo per l'erogazione dei fondi, sulla base degli stati di avanzamento dei lavori programmati ?- sottolinea Borriero -? In un periodo per gli enti locali caratterizzato da estrema scarsità di risorse destinabili agli investimenti, il Mu.D.A. rappresenta un'opportunità preziosa da cogliere per un importante contributo alla valorizzazione turistica integrata del sud Astigiano, cuore territoriale della candidatura Unesco, che ha nel Moscato d'Asti e nella Barbera d'Asti le produzioni vitivinicole più tradizionali ed eccellenti».

Marta Martiner Testa

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