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Cultura e Spettacoli

Cancellate la Sagre invernali
A rischio il Festival di settembre

Questa volta si fa sul serio. I tagli del Governo fanno sentire il loro peso anche sulla Camera di Commercio che proprio in queste ore ha dato l’annuncio della cancellazione del “Festival delle

Questa volta si fa sul serio. I tagli del Governo fanno sentire il loro peso anche sulla Camera di Commercio che proprio in queste ore ha dato l’annuncio della cancellazione del “Festival delle Sagre Invernali” e della “Fiera dei vini della Luna di Marzo” dal piano di promozione del territorio. La città si impoverisce di due manifestazioni che, comunque, erano in grado di richiamare molti visitatori, gli appassionati del buon mangiare e del buon bere. E’ vero che le Sagre Invernali avevano incontrato forti opposizioni da parte dei ristoratori che vedevano nella manifestazione gastronomica un “impoverimento” del proprio bacino d’utenza, ma è altrettanto vero che animavano un po’ la città in un momento in cui tutto pareva fermo e immobile.

“Siamo stati costretti a questa decisione – ha detto Mario Sacco, presidente della Camera di Commercio di Asti –  dopo il taglio del diritto annuale imposto dal Governo nell’ultima Legge di Stabilità. Rinunciare alle due manifestazioni è stata una decisione sofferta ma purtroppo inevitabile”. La realtà delle strutture camerali si fa dura ed incerta. In effetti, la tassa pagata dalle imprese per l’iscrizione al Registro Nazionale gestito, appunto, dal sistema camerale, diminuisce del 35% a partire da quest’anno. Se non interverranno modifiche legislative, strada difficilmente percorribile, il taglio salirà al 40% nel 2016 per arrivare al 50% nel 2017.

Ma la rinuncia alle due manifestazioni invernali non rappresenta l’intero “parco” di interventi posto in essere dalla Camera di Commercio. Ad essere a rischio è anche l’edizione settembrina del Festival delle Sagre. “Abbiamo aperto un tavolo di confronto con le Pro loco per rivedere i meccanismi di partecipazione in relazione all’impossibilità per la Camera di Commercio di sostenere le spese organizzative, così come è avvenuto per 41 anni – ha scritto Mario Sacco in una nota stampa – Il Festival delle Sagre è unico nel mondo e ha una capacità di attrazione turistica che non ha eguali: 300 mila persone in un solo week end.”

E’ un vero peccato rinunciare ad una manifestazione del genere, confessa il presidente della Camera di Commercio di Asti. Per salvarla l’unica vera strada da percorrere è quella delle sponsorizzazioni private e per questa ragione lancia un appello “urbi et orbi”: “Nell’anno dell’Expo e del Bicentenario di Don Bosco è indispensabile unire le forze affinché i visitatori che arriveranno in Piemonte possano conoscere ed apprezzare ciò che di meglio può offrire il territorio. Apriremo un bando per individuare sponsor privati, dentro e fuori i confini della Provincia. Ci auguriamo che tutti siano disponibili a fare la loro parte”.

f.d.

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