Primo importante passo decisivo per la candidatura Unesco dei paesaggi vitivinicoli di Roero Langhe e Monferrato. Lunedì sera negli uffici dellAssociazione che prende il nome dalla candidatura è
Primo importante passo decisivo per la candidatura Unesco dei paesaggi vitivinicoli di Roero Langhe e Monferrato. Lunedì sera negli uffici dellAssociazione che prende il nome dalla candidatura è arrivato il parere positivo di ICOMOS (International Council on Monuments and Sites, listituto tecnico che valuta le candidature nelle cosiddette World Heritage List) sul fascicolo piemontese.
A comunicarlo in conferenza stampa a Canelli Gianfranco Comaschi (Provincia di Alessandria), Roberto Cerrato (Provincia di Cuneo), Annalisa Conti (Provincia di Asti) e Giuseppe Rossetto insieme allassessore regionale Giovanna Quaglia. Dopo la seconda ispezione avvenuta lo scorso settembre, ICOMOS ha riscontrato limpegno del territorio e delle istituzioni coinvolte nel superare le criticità che nel giugno 2012 avevano in parte bloccato liter della candidatura. Come spiega Roberto Cerrato, direttore dellAssociazione per la Candidatura dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato «Sono stati riconosciuti gli elementi di tradizione, cultura e accoglienza del nostro territorio vocato al vino e alla terra. La nostra candidatura non è solo paesaggistica ma anche culturale».
La commissione Unesco incaricata scioglierà le riserve sulla candidatura ufficialmente tra il 17 e il 24 giugno. I segnali sono positivi e a meno ché non intervengano eclatanti colpi di scena le colline di Moscato, Barbera, Barolo e Barbaresco diventeranno il 50° sito italiano Patrimonio Mondiale dellUmanità. Soddisfazione è stata espressa dallonorevole Massimo Fiorio, vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera. «Lesito della relazione dellIcomos ci consente di ritenere decisamente alla portata lobiettivo che si è dato in questi anni una vasta parte di territorio piemontese. Il ministro delle Politiche Agricole Martina, titolare del dicastero che gestisce il dossier, ha garantito in prima persona il supporto indispensabile per il raggiungimento del risultato: per questo, nelle prossime settimane, convocherà un incontro con le istituzioni del territorio interessato».
Per Ugo Cavallera, assessore regionale che aveva coordinato i lavori di redazione del dossier, questo risultato è una vittoria di tutto il mondo vitivinicolo piemontese. «Occorre riconoscere il ruolo delle amministrazioni comunali ha scritto in una nota ai giornali- che hanno aderito al Progetto, per la lungimiranza con cui hanno introdotto gli adeguamenti alla loro pianificazione urbanistica. Importante si è rivelato il lavoro dellAssociazione Langhe-Roero-Monferrato, espressione della Regione e delle tre province del Piemonte collinare, il cui ruolo dovrà essere rafforzato nella fase di gestione successiva in caso di riconoscimento ufficiale da parte del Comitato internazionale».
Lucia Pignari