Giuseppe Gabellone è il secondo appuntamento espositivo del centro d’arte contemporanea PalazzoIrreale a Canelli, nel Monferrato, nato nel 2024 da un’idea di Polina Bosca e voluto dalla famiglia Bosca alla guida dell’omonima casa spumantiera.
Aperta al pubblico fino al 28 settembre 2025, la mostra – a cura di Giorgio Galotti, con la quale prosegue il progetto PalazzoIrreale sotto la responsabilità creativa di Diana Berti – presenta un corpus di nove opere, tra sculture e fotografie, oltre a una nuova produzione site-specific, diffuse negli spazi dell’azienda e nelle antiche cantine “Cattedrali Sotterranee” patrimonio mondiale dell’umanità per l’Unesco.
L’intervento immaginato da Giuseppe Gabellone punta a coinvolgere il pubblico a livello esperienziale per portare alla scoperta delle storiche cantine di produzione di casa Bosca. Fulcro dell’esposizione è l’opera inedita dal tiolo “Tramonto scivola”, del 2025, immaginata per l’ampia sala della “linea di produzione” dell’azienda: un proiettore motorizzato che movimenta un quadrato giallo fatto di luce e ridefinisce lo spazio, entrando in dialogo con l’architettura degli ambienti.
Polina Bosca, ideatrice del progetto PalazzoIrreale, qual è il significato della mostra collocata nel territorio Unesco e qual è il bilancio ad un anno dal lancio del progetto?
PalazzoIrreale nasce come progetto artistico per la valorizzazione del territorio di Canelli e Monferrato. Canelli è un’area del Piemonte meravigliosa, ancora relativamente poco conosciuta se non per le storiche cantine, le Cattedrali Sotterrane dichiarate Patrimonio Mondiale dell’Umanità per l’Unesco nel 2014. Il progetto vuole donare a questo luogo un altro motivo di coinvolgimento, che insieme alla parte enologica lo arricchisca e lo faccia apprezzare a quante più persone possibili. Il progetto ha avuto risonanza di pubblico provenienti oltre che dalla regione da altre città italiane e dall’estero.
Il decennale del riconoscimento Unesco, tutto è partito da qui dalle Cattedrali Sotterranee: cosa ricorda?
Nel 2024 abbiamo avuto il decennale dalla nomina a patrimonio mondiale dell’umanità Unesco delle nostre cantine. Palazzo Irreale nasce l’anno scorso proprio per celebrare questo riconoscimento. Tutto è nato qui a Canelli dalla volontà di Luigiterzo Bosca e Renzo Gancia di rilanciare Canelli, che da metà dell’800 è stata la capitale indiscussa dello spumante italiano fino a quando altre zone hanno iniziato a produrre spumante ed a promuoverlo. Nel 2004 Bosca e Gancia con l’amministrazione comunale di allora decisero di sottoporre all’Unesco la candidatura. Ci sono voluti dieci anni per ottenere la nomina che giunse nel 2014.
Canelli terra di grandi spumanti e vini: come immagina il futuro del territorio
Canelli è un luogo magico, un luogo in cui, da inizio dall’800 si producono gli spumanti migliori d’Italia. Auguro a Canelli una continua crescita nell’ambito della produzione di vini, con l’augurio di pensare anche a prodotti innovativi, come i vini “dealcolati”, a partire da grandi vini piemontesi. Spero sarà presto conosciuta anche come un luogo d’arte grazie a PalazzoIrreale, che ha l’ambizione di valorizzare il Monferrato attraverso questi nuovi concetti. Il progetto porterà a Canelli altri importanti artisti Italiani con opere inedite da collezionare in modo tale da arricchire il territorio.