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Canelli rende omaggio a Franco Asaro
Cultura e Spettacoli

Canelli rende omaggio a Franco Asaro

Una mostra per ricordare l’amico, l’artista, il poeta. Un crogiolo di sensazioni, immagini, profumi, luce, passione che riemergono da una vita vissuta. “I colori del ricordo”, dove ricordo è

Una mostra per ricordare l’amico, l’artista, il poeta. Un crogiolo di sensazioni, immagini, profumi, luce, passione che riemergono da una vita vissuta. “I colori del ricordo”, dove ricordo è anche rimpianto. S’intitola così la mostra che si apre sabato, alle 16,30, all’Enoteca regionale di Canelli e dell’Astesana, in corso Libertà: protagonista Franco Asaro, il pittore-poeta scomparso dieci mesi fa. Quaranta dipinti ad olio che ritraggono le passioni dell’artista siculo-canellese: la Provenza, i campi di lavanda, le colline del Moscato di Canelli, i paesaggi, le distese di fiori. Voluta dalla moglie Maria Grazia Parone Asaro, è la prima retrospettiva di una delle voci più vere ed autentiche della città dove, nel 1964, aveva scelto di fermarsi. Lui, che da San Cataldo in provincia di Caltanissetta aveva scelto il nord dello Stivale dove vivere la propria esperienza lavorativo-culturale. Innamorandosi di tante terre e larghi paesaggi, sconfinando Oltralpe, ma senza dimenticare mai la natìa Sicilia.
Franco Asaro se n’è andato in una fredda e soleggiata mattinata di gennaio. Lottava da tempo contro un mieloma: ma non aveva mai smesso il suo sorriso bonaria, la sua gentilezza e signorilità nonostante il mestiere di vivere. Pochi giorni prima aveva presentato la sua ultima opera, “Sei partita così presto. Canto per un addio infinito”. C’era qualcosa di premonitore in questo poemetto che lui stesso aveva definito «d’amore e di morte», scritto al tavolino di un bistrot nella «luminosa Provenza».
A Canelli insegnò alla scuola media “Gancia”. Dopo l’esperienza politica, fu assessore alla pubblica istruzione e vicesindaco, trovò nuovi stimoli nel volontariato. Giornalista pubblicista, la grande passione di Asaro erano la scrittura e la pittura: innumerevoli le personali in tutta Italia e all’estero, con riconoscimenti entusiasti. La mostra rimarrà aperta sino a fine marzo. L’ingresso è libero.

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