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Cultura e Spettacoli

Welcome Piemonte apre le porte
della Asti sotterranea

Con Expo alle porte, l'Ostensione della Sindone a Torino e il Bicentenario della nascita di Don Bosco già iniziato, l'Astigiano cerca di conquistarsi un posto nel cuore dei numerosi turisti

Con Expo alle porte, l'Ostensione della Sindone a Torino e il Bicentenario della nascita di Don Bosco già iniziato, l'Astigiano cerca di conquistarsi un posto nel cuore dei numerosi turisti che decideranno di trascorrere un po' di tempo sulle nostre colline. Che il turismo sia in crescita è un dato di fatto e anche l'Unesco sta iniziando a dare i primi frutti ma, mentre si continua molto a discutere su quanto gli enti locali possano fare per aiutare questo settore (i soldi sono pochi, diverse manifestazioni sono a rischio per mancanza di liquidità e, qualche volta, la promozione fuori provincia viene fatta tardi rispetto ai tempi tecnici organizzativi dei tour operator) c'è chi si rimbocca le maniche creando reti di soggetti pubblici/privati per dare ai turisti ciò di cui sono alla ricerca: storia, cultura e gastronomia delle nostre terre.

Welcome Piemonte è uno degli attori principali nell'accoglienza turistica astigiana: cooperativa nata nel 2006, poi agenzia di viaggio e tour operator, è composta da un gruppo di lavoro animato da guide turistiche professioniste piuttosto intraprendenti nel creare percorsi a tema ed eventi culturali/tematici non solo per turisti ma anche per le scuole. Proprio in vista di Expo e degli altri importanti avvenimenti del 2015, Welcome Piemonte, coordinato da Valentina Mazzola e Sara Perin, ha predisposto una serie di interessanti tour sia ad Asti che in altre zone del Piemonte. Martedì abbiamo provato "Asti sotterranea", un viaggio alla scoperta delle bellezze nascoste nel centro storico: dalla Cripta di San Secondo a quella di Sant'Anastasio (con annesso Museo Lapidario), dal rifugio antiaereo di Palazzo Ottolenghi al Museo Paleontologico fino alla straordinarie cantine di Palazzo Gazelli di Rossana, la visita è stata la conferma di quanto abbia da offrire la città a chi si lascia coinvolgere dal suo fascino, dalla sua storia medievale e dalla sua vocazione enoturistica.

Un viaggio di circa 3 ore (può comunque essere rimodulato a seconda del tempo e delle richieste) che permette di scoprire uno spaccato di storia locale dal sottosuolo. Guidati Sara Perin abbiamo compiuto un salto indietro nel tempo, non solo fino ai fasti delle nobili famiglie medievali, soprattutto banchieri che hanno plasmato la città, ma addirittura fino al Pliocene (5-1,6 milioni d'anni fa) e al suo Golfo Padano i cui reperti, come la balenottera Tersilla, scoperta nel 1993, e la Viglianottera, rinvenuta nel 1959, sono oggi conservati al Museo Paleontologico. C'è poi Palazzo Gazelli di Rossana, gioiello di via Quintino Sella: l'impianto medievale, la torre mozzata (oggi alta 24 metri ma, in origine, 38) e le vicende legate al luogo meritano da sole l'intera visita.

A spiegarle l'architetto Giovanni Currado che, prima di accoglierci nelle storiche cantine dell'edificio, straordinarie "cattedrali sotterranee", ha voluto ricordare la figura di Pietrino del Ponte di Lombriasco, secondo Gran Maestro dell'Ordine di Malta, nato nel 1462 nella torre a casaforte del palazzo. Torre che, si dice, abbia ispirato addirittura Walt Disney nel disegnare il deposito di Paperon de Paperoni (Disney usava ripetere che si fosse ispirato a una torre casaforte di epoca medievale di proprietà di una famosa famiglia di banchieri italiani). Dopo i del Ponte il palazzo passò ai Cotti di Ceres, famiglia agricola di Scurzolengo che avviò la produzione di vino nelle cantine e, successivamente, toccò ai Conti Gazelli di Rossana portare avanti la gestione dell'immobile fino agli attuali proprietari.

Oggi il palazzo è sede di eventi come Vinissage, Asti Teatro o il recente Bagna Cauda Day. Welcome Piemonte ha predisposto, tra gli altri percorsi, tour che serviranno da volano per il nostro turismo: "Nocciola in tour!", passeggiata tra le colline di Castellero alla scoperta della nocciola e della sua lavorazione e "I tesori del mare padano", visita alla scoperta del lontano passato acquatico del territorio partendo dal Museo Paleontologico e proseguendo nella Riserva Naturale di Valle Andona, Valle Botto e Val Grande. Maggiori informazioni su
www.welcomepiemonte.it

Riccardo Santagati

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