Nell'anno che ha visto Canelli e le sue "cattedrali sotterranee", con i paesaggi vitivinicoli, patrimonio dell'Umanità, è proprio uno spumante della cantine storiche a tenere a
Nell'anno che ha visto Canelli e le sue "cattedrali sotterranee", con i paesaggi vitivinicoli, patrimonio dell'Umanità, è proprio uno spumante della cantine storiche a tenere a battesimo l'Anno internazionale della Luce.
Sono state le bollicine di Casa Bosca a tenere a battesimo, nella sede dell'Unesco a Parigi, l'International Year of Light and Light Based Tecnology, l'iniziativa voluta dalle Nazioni Unite per approfondire il discorso sulla luce, intesa come soggetto di indagine scientifica ma anche come sorgente energetica per applicazioni tecnologiche. A Parigi, nella due giorni di apertura, grande affollamento di premi Nobel, da Ahmed Zewail a William Phillips, da Serge Haroche a Zhores Alferov, Isamu Akasaki e Hiroshi Amano della Nagoya University e a Shuji Nakamura della University of California ? Santa Barbara. Ma, anche, industriali, alti ufficiali, decision-maker, e giovani promesse del settore della ricerca.
«La luce – spiega Pia Bosca, amministratore delegato dell'azienda – è sempre stata un elemento essenziale nel nostro processo produttivo e tuttora ricerchiamo tecnologie illuminotecniche all'avanguardia: una bottiglia ogni quattro è prodotta grazie alla luce solare, nel rispetto di una tradizione che si tramanda dal 1831. E' poi grazie alla luce del sole che le nostre uve maturano e producono i grappoli dorati, quel tesoro che ci ha consentito di tramandare la vocazione di produttori di spumante per sei generazioni. Nel corso della nostra storia abbiamo utilizzato la luce in tutte le possibili maniere, a cominciare dalle candele, nella produzione del nostro preziosissimo spumante metodo tradizionale, ancora eseguita a mano. Il cantiniere non può fare a meno della sua candela per accompagnare con maestria i lieviti fino a diventare bolle di perfezione».
Nata nel 1831, la Bosca oggi ha stabilimenti, oltre che in Italia, in Lituania, Russia e Svizzera. Il gruppo produce 75 milioni di bottiglie di spumanti e vini l'anno, di cui l'80% è destinato al mercato estero diffuso in 40 paesi.
g.v.