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Cultura e Spettacoli

Castagnole Monferrato, le riflessioni sulla “Passiùn” in un video

La tradizionale manifestazione del Giovedì Santo non si potrà svolgere, ma il pubblico verrà coinvolto sul web dagli organizzatori in collaborazione con alcuni artisti

La “Passiùn” di Castagnole Monferrato in un video

Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria in corso, la tradizionale “Passiùn di Gesü Crist” a Castagnole Monferrato, che dal 2003 si ripete ininterrottamente la sera del Giovedì Santo, non potrà svolgersi.
Considerando però che si tratta di una iniziativa legata ad una data fissa, con la volontà di non perdere la cadenza annuale l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Marengo e gli organizzatori  (l’Archivio Teatralità Popolare di Casa degli Alfieri, in particolare nelle persone di Massimo Barbero, Antonio Catalano e Patrizia Camatel) hanno deciso di offrire comunque al pubblico, collegato via web, un momento di riflessione dedicato a questa tradizione.
Giovedì 9 aprile, alle 21 sulle pagine Facebook e Instagram dell’Archivio Teatralità Popolare e sul canale youtube del Banco delle Memorie, verrà infatti trasmesso un video realizzato in collaborazione  con alcuni artisti, in cui vengono ripresi, dalle edizioni precedenti, testi di Luciano Nattino (il compianto regista ideatore della manifestazione) e nuove ispirazioni personali. Il video verrà inoltre trasmesso, nello stesso orario, sulla pagina Fb e sul canale youtube di Astigov per l’iniziativa #InPuntadiCiabatte “andiamoateatroErestiamoacasa” (in collaborazione con Mario Nosengo), promossa su impulso della Provincia di Asti e in replica sul canale 654 del digitale terrestre.

Il commento di Massimo Barbero

“La manifestazione – spiega Massimo Barbero – è la sintesi di espressione popolare e canto piemontese di antica memoria, senza effetti speciali né costumi orientali, al seguito di un “un grande ramo d’albero” (il Cristo-albero opera dell’artista tedesco Hans Jurgen Vogel, gentilmente concesso dalla Scarampi Foundation). E’ diventata ormai un appuntamento fisso nella Settimana Santa, uno sguardo laico che è entrato nelle consuetudini di credenti e non”.

Le riflessioni

I testi che verranno letti e videoregistrati dai singoli artisti dalle loro abitazioni (tra cui Antonio Catalano, Patrizia Camatel, il contastorie Claudio Zanotto Contin e, il Faber Teater) proporranno temi di meditazione intorno alla Passione di Gesù aperti a credenti a non credenti. Il tutto attraverso l’elaborazione di un teatro che non vuole essere rappresentazione o spettacolo ma incontro comunitario. Lucia Giordano del Faber Teater, in particolare, riproporrà il canto popolare di questua che un tempo veniva eseguito dai giovani del paese durante la Settimana Santa, appunto “La Passiùn di Gesü Crist”, nella versione monferrina con rimandi a quella provenzale.
Nella tradizione il gruppo di questuanti si spostava di casa in casa portando una semplice croce di canna e ricevendo in cambio del canto devozionale uova, vino, dolci e monete. L’esistenza di questo canto è attestata fin dal Seicento, ma l’origine risale probabilmente al Medioevo. La versione monferrina, in uso a Castagnole e non solo, è molto simile ad una delle più antiche redazioni provenzali databile tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo.
Il sindaco Marengo proporrà poi una riflessione leggendo un passo in piemontese.
Il video è realizzato da Diego Diaz. L’iniziativa è realizzata con il contributo dell’Unione Colli Divini – nel cuore del Monferrato (attraverso la rassegna “Cuntè Munfrà, dal Monferrato al Mondo”) e la collaborazione dell’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano.

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