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Chessa, il maestro del Palio che dipinge la Grande Mela
Cultura e Spettacoli

Chessa, il maestro del Palio che dipinge la Grande Mela

Alla Fondazione Guglielminetti è visitabile la mostra con le opere dell’autore del Drappo del Palio 2016: un viaggio a New York ricco di emozioni

Dal Palio di Asti alle vedute di New York, la distanza è un tratto di pennello. La mano, quella di Mauro Chessa, Maestro del Palio 2016: all’artista è dedicata la mostra che ogni anno celebra l’autore del drappo. Location della stessa è la Fondazione Guglielminetti Mentre il vincitore della corsa di domenica porterà in trionfo un Palio dal soggetto tutto sommato canonico – cavalli, le torri della città, il motto “Aste nitet” -, la mostra condurrà i visitatori dall’altra parte dell’Atlantico. La mostra personale “Mauro Chessa. La grande mela” presenta trenta dipinti a olio su tela, eseguiti tra il 2012 e il 2016 dall’Artista durante i suoi soggiorni a New York: «Come viaggiatore sono onnivoro e ho cercato di portare in Italia immagini dalle quali trarre quadri che ho pensato numerosi, ma piccoli, quasi appunti di viaggio: grande città, piccole tele».

Nell’opera di Chessa c’è molto di Edward Hopper, annota il critico d’arte Francesco Poli: «Le tele documentano le sue esplorazioni delle varie aree della metropoli, dai quartieri di Manhattan al Bronx, da Brooklyn al Queens. In queste vedute l’artista è interessato soprattutto agli spazi architettonici dei fabbricati, e a quelli delle infrastrutture di circolazione, che vengono rappresentati quasi sempre come scene solitarie, senza presenze umane. È ovvio che l’amato fantasma di Hopper ha lasciato qualche positiva traccia in un certo numero di questi dipinti. Ma è soprattutto interessante rilevare una singolare freschezza del tonalismo cromatico.» Il Maestro del Palio è figlio di Gigi Chessa, esponente della storica cerchia dei “Sei di Torino”.

Una vena d’arte scorre nella sua famiglia, è quindi naturale la scelta di frequentare l’Accademia Albertina sotto la guida di Francesco Menzio e Mario Calandri. Nel 1954 l’esordio, poi nel 1956 e nel 1958 partecipa alle Biennali di Venezia. Da allora la sua attività espositiva non si ferma, le opere di Mauro Chessa sono esposte alle rassegne internazionali di Mosca, Praga, Varsavia, Sofia, New York, Caracas, Vienna, Budapest. Negli anni Sessanta raccoglie consensi a numerosi premi italiani, quindi allestisce mostre personali ed è presente a rassegne internazionali. Lo scorso anno ha esposto a Guarene, allo Spazio Don Chisciotte di Torino per la Fondazione Bottari Lattes, e a Montecarlo alla Galleria d’arte Pallesi.

La mostra sarà visitabile fino al 9 ottobre, dal giovedì alla domenica dalle 16.30 alle 18.30. L’ingresso è sempre gratuito.

Enrico Panirossi

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