Venerdì 7 marzo, alle 21 al Teatro Ariston di Sanremo, andrà in scena “Quattro donne”. Lo spettacolo vedrà sul palco, nel ruolo di protagonista, Chiara Buratti, che ne è anche autrice insieme a Giannino Balbis.
L’attrice interpreterà quattro donne che non ci sono più, ma che sono state invitate da un improbabile angelo-messaggero, interpretato da Tommaso Massimo Rotella, che cura anche la regia dello spettacolo, a raccontare la propria storia di vita. Ad una di loro, poi, sarà concessa la possibilità di tornare sulla Terra.
Le donne protagoniste
Parliamo di Pannonica de Koenigswarter, mecenate del jazz; Maryam Mirzakhani, illustre matematica iraniana; Suzanne Lenglen, straordinaria tennista francese. Al loro fianco una quarta donna, una stramba portiera di un motel, che non ha realizzato qualcosa di memorabile nella vita, ma che era sicura di poterlo fare un giorno. “Quattro donne – spiega l’attrice – così diverse eppure così uguali, che si riconoscerebbero tra mille e si cercherebbero tra loro anche senza conoscersi, se solo si trovassero nella stessa stanza, nello stesso tempo. Ecco perché, sembra quasi che a un certo punto, sommando le loro caratteristiche, emerga una quinta figura femminile: una donna universale, forte e fragile, unica e non replicabile”.
Nel finale sarà il pubblico, attraverso un’originale votazione, a decidere quale donna far tornare sulla Terra.
Tra musica e profumi
Chiara Buratti non si limita a raccontare queste donne: diventa ognuna di loro, assistita dallo stralunato angelo Tommaso Massimo Rotella. Ogni performance viene arricchita dalle sonorizzazioni dal vivo di Antonio Gatti, che propone, di volta in volta, in tempo reale, elaborazioni di voce e musica per rendere unico e non replicabile ogni spettacolo.
“Quattro donne” è anche un progetto sinestetico, grazie alla collaborazione con Hilde Soliani, artista del gusto e dell’olfatto, che ha realizzato profumi ad hoc, ispirata dalle personalità delle quattro protagoniste.
Il commento dell’attrice
“Ogni donna – commenta Chiara Buratti – ha una storia che merita di essere raccontata. Io ne ho scelte quattro che potrebbero essere interpretate ovunque, in una strada, su un prato, da una finestra. Farlo dal palco dell’Ariston però ha un sapore diverso. Lì sono salite così tante donne eccezionali e rivoluzionarie che io, con le mie storie, non posso far altro che provare a essere il loro prolungamento”.
Biglietti disponibili online su www.aristonsanremo.com e Ticketone.