“Come un seme di mela”, scritto da Chiara Lorenzoni e pubblicato da “Il Castoro”, è il volume vincitore del Premio Asti d’Appello Junior 2025, la cui cerimonia finale si è svolta ieri al Teatro Alfieri.
Il progetto, reso possibile dal sostegno del Rotary Club, nasce nell’ambito delle iniziative che la Biblioteca Astense annualmente propone alle scuole per promuovere la lettura tra bambini e ragazzi. Nel 2011 la proposta di organizzare qualcosa di analogo al premio Asti d’Appello anche per i più piccoli ha portato alla nascita di questo premio, che nel corso degli anni ha coinvolto oltre 4mila alunni delle scuole astigiane. Quest’anno sono state 16 le classi aderenti, tutte quarte e quinte elementari tranne una prima media.
Il lavoro a scuola
La Biblioteca Astense ha messo a disposizione di ogni classe una copia dei tre volumi scelti tra le migliori novità dell’anno 2024 per la fascia d’età fino a 11 anni, affinché fossero letti e valutati dagli studenti.
I ragazzi hanno quindi votato “La banda del pianerottolo di Espérance Hakuzwimana” (Mondadori), “La gara dei cartografi” di Eirlys Hunter (La Nuova Frontiera Junior) e “Come un seme di mela” di Chiara Lorenzoni (Il Castoro), che è risultato essere il vincitore con 108 voti.
Tra le scuole partecipanti sono quindi state sorteggiate le vincitrici di buoni per l’acquisto di libri: il primo premio è andato alla primaria di Baldichieri, il secondo alla primaria di Calliano, il terzo alla primaria Cagni di Asti.
Lo spettacolo
La cerimonia, presentata da Mauro Crosetti, è stata allietata dallo spettacolo dell’associazione In Volo e MuBuM intitolato “Non ho paura: con un bullo non mi annullo”, che ha visto in scena Josephine Ciufalo e Simone Zaccone.
Realizzato grazie alla collaborazione dei bambini, è ispirato alle letture dei libri del Premio dello scorso anno. Un testo in cui la scena è dominata da un grande telo bianco che funge da sfondo per proiezioni di luci, ombre e disegni di sabbia. In questo spazio rarefatto si sono mossi gli attori, dando vita ai mondi interiori di Bryan, bambino fragile e tenace. Il bullismo lo scuote, ma non riesce a spezzarlo e, insieme all’amica Jasmine, crea ali invisibili.
«Un’occasione – spiegano i promotori – per sperimentare come linguaggi artistici diversi riescano a creare la magia delle parole di una storia».