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Cultura e Spettacoli
Intervista

Chiara Sacco: «Che emozione recitare sul palco “di casa”»

La giovane attrice canellese in scena nei giorni scorsi con lo spettacolo “1984” al fianco di attori del calibro di Violante Placido e Ninni Bruschetta

«E’ stata la mia prima grande esperienza nel mondo del teatro, un’occasione che mi ha consentito di imparare molto».
A parlare è Chiara Sacco, giovane attrice astigiana, precisamente di origini canellesi, che nei giorni scorsi si è esibita sul palco del Teatro Alfieri con lo spettacolo “1984” (nella foto in alto con Brunella Platania) a fianco di attori del calibro di Violante Placido e Ninni Bruschetta.
Come è cominciato il suo percorso nel mondo del teatro?
Premesso che fin da bambina ho praticato danza e musica (suonavo flauto nell’orchestra dei fiati di Canelli), posso dire che la passione per la recitazione è sbocciata quando frequentavo gli ultimi due anni del liceo linguistico Monti di Asti. In quel periodo avevo infatti preso parte a due laboratori di teatro in lingua (francese e tedesco) organizzati dalla scuola in collaborazione con L’Arcoscenico di Sergio Danzi. Così ho deciso di seguire, privatamente, anche un corso di recitazione presso l’associazione. Un amore che ha influito anche sulle mie scelte successive…
Cosa ha deciso dopo il diploma?
Ho scelto l’accademia MoveOn Performing Arts di Milano. Successivamente, durante la pandemia, mi sono anche iscritta al corso di laurea triennale di Design della moda dell’università on line Mercatorum, portato a termine lo scorso dicembre.

L’inizio della carriera

Dove vive ora?
Mi sono trasferita a Roma, città di cui mi sono innamorata.
Di cosa si è occupata?
Dopo aver terminato l’accademia ho preso parte allo spettacolo di danza “Pasolini contemporary glance” della compagnia Sinopia dance company. Quindi ho continuato la formazione, trovando anche due lavori per mantenermi.
Come è arrivata l’opportunità di “1984”?
Ho partecipato al bando dello spettacolo. La richiesta sembrava parlasse di me: cercavano una attrice giovane (io ho 23 anni) e dal fisico minuto per interpretare una ragazzina dall’età scenica di 12 anni. Essendo stata scartata da audizioni di danza perché cercavano ballerine più alte, ho pensato che mi calzasse a pennello: era la mia occasione.
E così è stato…
Sì, e ho provato una grande gioia. La tournée è partita lo scorso ottobre e sta per finire, ma riprenderà in occasione della prossima stagione teatrale. Finora ho potuto imparare molto, raccogliere consigli da attori affermati, e in più mi sono divertita. Recitare sul palco dell’Alfieri, poi, è stata un’emozione incredibile perché mi sentivo “a casa”, quindi responsabile dello spettacolo anche se non era così.

I progetti futuri

Ha un modello di riferimento nella recitazione?
No, nessuno in particolare. Però, da canellese, ho avuto come idolo l’attore Andrea Bosca, mio concittadino. Non lo conosco di persona, ma in passato gli ho scritto per chiedere consigli sulla mia formazione e mi ha risposto subito. Non era scontato.
Ha altri impegni prossimamente?
A fine mese sarò la protagonista de “Il mondo di Oz” dell’associazione Mag teatro, che prevede una data a Roma e una in Basilicata. Interpreterò Doroty: anche in questo caso il fatto di sembrare più giovane sarà il mio punto di forza.

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