Civiltà dellimmagine presenta al portichetto del Diavolo Rosso di Piazza San Martino (sino a domenica) una mostra dal titolo Uomini e storie/fotografie fotografati che raccoglie una
Civiltà dellimmagine presenta al portichetto del Diavolo Rosso di Piazza San Martino (sino a domenica) una mostra dal titolo Uomini e storie/fotografie fotografati che raccoglie una serie di significative fotografie, in gran parte scattate negli anni 50 e 60, opera di fotografi come Caio Garruba, Fausto Giaccone, Antonio Sansone, Gabriele Milani, Calogero Cascio, Carlo Cisventi, Franco Fedeli ecc.
Sono i nomi di alcuni tra i migliori fotogiornalisti italiani; per questo gli scatti esposti fanno trasparire in tutta la loro forza evocativa fatti che, senza locchio di questi eredi del neorealismo, sarebbero stati relegati alla pura cronaca. Difatti non possono essere solo cronaca le due strepitose immagini di Graziano Mesina latitante, ripreso nel 67 da Gabriele Milani mentre si pettina o riempie la bisaccia di proiettili. Neppure la foto di uno degli sfortunati soccorritori di Alfredino Rampi mentre viene estratto dal pozzo maledetto è solamente cronaca o limmagine di Caio Garruba che ritrae due emigranti addormentati composta in unarmonia plastica che raccoglie tutti gli insegnamenti della grande pittura prerinascimentale.
La mostra offre anche loccasione di vedere una rara immagine della grande fotografa di origine ungherese Kati Horna. La fotografia immortala un momento dello spettacolo di Jodorowsky La opera del orden lavoro teatrale che venne rappresentato una sola volta a Città del Messico nel 1962 e subito vietato dalla censura. Questa come tutte le altre immagini esposte sono opere vintage. Civiltà dellimmagine, infatti, anche per il suo essere una costola della Libreria Antiquaria Coenobium di Asti, presta molta attenzione alloriginalità delle immagini che tratta, il più possibili coeve allepoca in cui sono state scattate.
a.g.