Un prezioso cimelio arricchisce lArchivio storico comunale. È una divisa da soldato di epoca risorgimentale, presumibilmente appartenuta al capitano Angelo Bottino, fortunosamente ritrovata dal
Un prezioso cimelio arricchisce lArchivio storico comunale. È una divisa da soldato di epoca risorgimentale, presumibilmente appartenuta al capitano Angelo Bottino, fortunosamente ritrovata dal prof. Arrigo Cigna. La cerimonia di donazione al Comune è avvenuta domenica nellambito della commemorazione dei Caduti. La divisa, ora esposta in una bacheca nella sala consigliare, è composta da una giacca in panno grigio, un paio di pantaloni azzurri, una mantella nera, un basco rosso e una cravatta bianca. Rintracciati in vecchi armadi e bauli nel palazzo Bottino presumibilmente facenti parte di una divisa da soldato appartenuta alleroe risorgimentale.
Nato nel 1834 nella frazione Tuffo, Angelo Bottino, conseguita la laurea in Diritto civile ed ecclesiastico allUniversità di Torino, si arruolò a 24 anni nella Regia Accademia dellEsercito Sardo; allo scoppio della seconda guerra di indipendenza passò nei Cacciatori delle Alpi, al servizio del generale Garibaldi, meritando una medaglia di bronzo per il coraggio dimostrato nei combattimenti di Varese e San Fermo. Terminato il conflitto, tornò allAccademia, ottenendo il titolo di ufficiale.
Nella campagna del 1860 meritò una medaglia dargento, per il coraggio dimostrato negli scontri di Ancona e Mola di Gaeta. Tornato alla vita civile, con lintento di intraprendere la professione di avvocato, allo scoppio della terza guerra di indipendenza non resistette alla chiamata di Garibaldi, entrando nel Reggimento volontari garibaldini col grado di capitano. Nella battaglia di Rocca dAlfo, contro le agguerrite truppe austriache, mentre conduceva un attacco venne ferito mortalmente. Per tale atto di eroismo gli venne assegnata la medaglia doro.
Franco Zampicinini