«Musica diretta, forte, potente, aggressiva, contro le regole: tutto questo racchiude il nostro primo album, Loud. Il titolo deriva dal fatto che ci sentiamo in qualche modo intrappolati
«Musica diretta, forte, potente, aggressiva, contro le regole: tutto questo racchiude il nostro primo album, Loud. Il titolo deriva dal fatto che ci sentiamo in qualche modo intrappolati dalla nostra stessa musica, che tenta di emergere a volumi e suoni giusti per il nostro genere. Nel disco siamo noi stessi, senza dover rendere conto a tutti quei locali che ci invitano ad abbassare il volume. Almeno nel Cd lasciateci suonare come piace a noi!». E questo il manifesto artistico dei Rubin Red, giovane band astigiana nata nel 2011 dai fratelli Nicolò (chitarra) e Manuel Costa (batteria) e Alessandro Grasso (basso e voce). La formula è quella del classico power trio rock che agli amanti del genere porterà alla mente icone quali Cream, Jimi Hendrix Experience, Blue Cheer o Police.
E proprio da questi numi tutelari è partito il percorso del gruppo astigiano che oggi, alla soglia dei ventanni, pubblica lalbum di debutto, Loud. Ce ne parla Nicolò Costa, il chitarrista: «Il disco contiene otto brani, sette inediti e una cover di Purple Haze di Jimi Hendrix. I testi, in lingua inglese, sono scritti da Alessandro, mentre la struttura strumentale, armonica e melodica viene composta da tutti noi insieme, a volte partendo da un riff di chitarra, altre da uno spunto ritmico, a seconda dellispirazione». Dallinizio della loro avventura i Rubin Red si sono esibiti in oltre cento concerti dividendo il palco con artisti celebri, dagli L7 (ex band di Luciano Ligabue) a Radius della Formula 3, e partecipando a molti concorsi nei quali si sono spesso aggiudicati premi in denaro: «Lalbum è stato registrato, mixato e masterizzato in circa un mese negli studi di Francesco Bordino a Boglietto di Costigliole e prodotto grazie alla vittoria in un concorso musicale», spiega Costa.
Le grafiche del Cd, che vede in copertina i tre del gruppo con dei sacchetti di nylon in testa su uno sfondo violaceo («simbolo della sensazione di soffocamento che si prova quando non si ha libertà despressione»), sono state curate dallastigiano Simone Torchio di Design Kills You in dodici pagine con testi e immagini che riproducono memorabilia della band e vinili di nomi storici del rock. «Intendiamo il Cd come uno strumento promozionale per farci conoscere e per il quale abbiamo stabilito un prezzo di vendita di 7 euro. Al momento conclude Costa stiamo iniziando a definire le date dei prossimi concerti del tour». Rock, blues ma anche ballad ed episodi più orientati al pop sono i codici sonori di questo Loud, che gli stessi componenti del gruppo consigliano di «ascoltare ad alto volume».
Intanto i Rubin Red saranno venerdì al Palco 19 di Asti (ore 22) per la presentazione ufficiale del disco. Info sulla pagina Facebook e YouTube del gruppo.
Luca Garrone