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Coraggio e passione, cosìil Diavolo Rosso riparte dai live
Cultura e Spettacoli

Coraggio e passione, così
il Diavolo Rosso riparte dai live

La nuova stagione live del Diavolo Rosso si prepara all’inizio ufficiale previsto per i primi di ottobre. Ospiti interessanti all’orizzonte, tra i tanti il chitarrista americano Texas Slim, la

La nuova stagione live del Diavolo Rosso si prepara all’inizio ufficiale previsto per i primi di ottobre. Ospiti interessanti all’orizzonte, tra i tanti il chitarrista americano Texas Slim, la cantautrice Maria Antonietta e Nicolò Carnesi. Ne abbiamo parlato con Fabio Gallo, co–direttore artistico del Diavolo Rosso insieme a Gianluigi Porro e responsabile de L’Altoparlante, agenzia che si occupa della promozione di artisti.
Quanto è difficile oggi organizzare il calendario live di un locale che propone musica originale?
In realtà non è difficile proporre artisti di qualità, viste le innumerevoli proposte che giungono e fra le quali si può scegliere, cercando di mantenere un’identità variegata, da sempre identificativa del locale. Il problema sta nell’organizzare i concerti a pagamento, per la poca attenzione che l’utenza presta all’effettiva qualità. Non è solo un problema del Diavolo; è lo stesso trend che ha assunto Astimusica ed è un “malessere provinciale”. Funziona chi passa in tv.

Dobbiamo aspettarci qualche grande nome o terrete un profilo “basso”?
Non esiste un profilo alto o basso, esiste la strategia di effettuare una programmazione con artisti bravi, qualsiasi genere essi suonino, e da qualsiasi parte provengano e con la stessa dose di coraggio e voglia di sperimentare di sempre. Passerà qualche sanremese, qualche stella nascente del nuovo rock, qualche dinosauro della musica. Soprattutto tanti artisti bravi.
I concerti saranno gratuiti nella maggior parte dei casi?
Limiteremo al massimo i concerti a pagamento, soprattutto per non dare agli artisti un posto splendido senza gratificazione di pubblico.
Ospiterete anche quest’anno rassegne esterne come il jazz del Circolo filarmonico o l’indie rock dell’associazione Indi(e)avolato?
Il jazz arriverà nella seconda parte della stagione, Indi(e)avolato continuerà, così come le presenze del trio del Diavolo e di alcuni dj set.

Che spazio avranno le realtà musicali locali?
Il palco del Diavolo è la casa di tutti i musicisti astigiani. Cerco di prestare particolare attenzione alle nuove formazioni o ai nuovi lavori che gli artisti locali stanno confezionando, invitandoli spesso personalmente a venirli a presentare.
Qualche novità rispetto agli anni passati?
La novità è rinnovare ogni anno motivazioni, stimoli, coraggio da parte di tutti i soci del Diavolo rosso, dalla cucina ai tecnici, dai baristi agli economi, da chi cura i social a chi organizza altre cose e dei volontari di lungo corso che ogni anno vorrebbero smettere e che ogni anno poi non se la sentono.
Che tipo di risposta vi aspettate da parte del pubblico?
Ci si auspica che il pubblico variegato che di solito abbraccia tutte le generazioni venga al Diavolo per stare bene, prestando un minimo di attenzione alle proposte artistiche senza considerarle un semplice riempitivo.

Luca Garrone

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