Sta destando cordoglio in città la notizia della scomparsa del Maestro Remigio Passarino, mancato oggi all’età di 87 anni all’hospice di Nizza Monferrato.
Musicista, da giovane aveva fatto parte di alcuni gruppi astigiani, lavorato in proprio col piano bar e soggiornato per lungo tempo in Brasile, dove aveva imparato ad amare la musica latinoamericana e caraibica. Era stato anche compositore in due grandi case editrici musicali di Milano, la Saar e la Curci. Poi aveva continuato nel campo della musica come arrangiatore ed editore, oltre ad aprire uno studio di registrazione, il “Canguro DNa studio”.
Il ricordo di Piero Montanaro
Commosso il ricordo del cantautore astigiano Piero Montanaro. “Ci conoscevamo da circa 60 anni”, afferma. “Inizialmente fui suo allievo di canto e, in seguito, stretto collaboratore come coautore di molte canzoni di cui lui era il compositore. Spesso ci incrociavamo in serate e manifestazioni, come il Festival della Canzone Castagnolese, di cui lui fu il direttore artistico (oltre che direttore dell’orchestra) agli inizi degli anni ‘70.Con i Juke Box, il suo complessino musicale, ci eravamo poi ritrovati al Canta Asti e al Festival del Centenario del Pallone Elastico ad Alba. Intanto Remigio firmava canzoni per molti interpreti, collaborando in particolare con Livio Musso per i testi. Sua la canzone “Via Mazzini 41”, sul lato B del 45 giri “Due delfini bianchi”, cantata da Piero Cotto, che partecipò ad “Un disco per l’estate” della Rai. In quegli anni fu molto importante anche la sua attività di arrangiatore e trascrittore di moltissime canzoni che grandi editori milanesi gli commissionavano per le orchestre sparse sul territorio nazionale. Da sempre fu collaboratore musicale nonché editore delle canzoni dell’orchestra di Luigi Gallia e di altre popolari orchestre italiane e piemontesi”.
La collaborazione tra Passarino e Montanaro si intensificò negli anni Ottanta. “In quel periodo nacquero brani significativi per le nostre carriere – ricorda Montanaro – molti dei quali cantati da ‘I tre castelli'”. Da ricordare, nello specifico, “Viva j’amis”, scritta per loro, la cui versione in italiano, intitolata “Amici miei”, diventò la sua canzone più popolare in Italia e all’estero.
“Negli ultimi anni, oltre a seguire l’attività della sua casa editrice e a continuare a scrivere canzoni – conclude – ha firmato e pubblicato due interessanti manuali: “Cantare in musica leggera” e “Scrivi, suona e canta le tue canzoni”. Con la scomparsa del Maestro Remigio Passarino, quindi, la canzone popolare perde uno dei suoi più fecondi e importanti compositori.