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Aidm donne medico
Cultura e Spettacoli
Società scientifica

«Così promuoviamo la medicina genere-specifica»

Salite a 41 le iscritte all’Aidm: «Una malattia può determinare sintomi diversi in uomini e donne»

Sono diversi i progetti allo studio della sezione astigiana dell’Aidm, Associazione italiana donne medico, caratterizzata da un notevole aumento di socie.
Nata a livello locale nel gennaio 2020 con 15 iscritte, nonostante il periodo della pandemia è giunta ora a contare 41 donne medico di varie specialità, tra coloro che sono impegnate negli ospedali, docenti universitarie e odontoiatre».
A guidare la sezione provinciale dal gennaio 2023 la neurologa Maria Gabriella Saracco. «L’Aidm, società scientifica accreditata nata a livello nazionale nel 1921 – ricorda – si concentra sulla medicina genere-specifica. Una branca che si sta sviluppando notevolmente in quanto si è compreso che il genere influisce sulla diagnosi e sulla cura di una malattia. Ovvero, una patologia può determinare sintomi diversi a seconda che il paziente sia uomo o donna e anche le risposte ai farmaci possono essere differenti».

Gli obiettivi

Tre gli obiettivi dell’Aidm. «Innanzitutto – spiega – quello scientifico, tanto che organizziamo e partecipiamo a convegni sul tema. Poi la divulgazione della medicina genere-specifica, che noi assolviamo tramite lezioni con l’Utea e conferenze sul territorio provinciale. Quindi la collaborazione con Enti e associazioni sui temi della parità e di contrasto alla violenza di genere. Ad esempio, recentemente abbiamo aderito alla Lettera di intenti firmata dalle Consigliere di Parità della Provincia – con Comitato Pari opportunità dell’Ordine degli avvocati, Unicef, Genitorinsieme e Ordine provinciale dei medici – per promuovere la diffusione degli asili nido aziendali. In questo caso il nostro impegno potrebbe consistere nell’offrire le nostre competenze nell’ambito della pediatria e dell’odontoiatria infantile».

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