«Ci sono giorni che segnano la storia di una comunità, e oggi, senza dubbio, è uno di quei giorni. È con un’emozione profonda e un’immensa gratitudine che annuncio che siamo riusciti a realizzare un intervento che rimarrà nella storia di Costigliole. Non si tratta di un semplice traguardo, ma di un vero e proprio punto di svolta, il frutto di una visione coraggiosa, di un impegno incessante e della dedizione di tante persone. Questo progetto, che per lungo tempo è stato un sogno, una speranza o forse una sfida che sembrava impossibile, oggi è una splendida realtà. Una parte importante dell’ archivio storico della famiglia Asinari che da Costigliole era stato trasferito a Trequanda, nel Senese, ha fatto ritorno nel nostro paese». Così ha annunciato il sindaco di Costigliole Enrico Cavallero l’arrivo in Comune della parte di archivio della famiglia Asinari, che ebbe casa nel castello costigliolese per secoli, che era conservata nel paese di Trequanda.
«A breve sarà possibile la consultazione diretta di parecchi documenti, che ci porterà a nuove scoperte e a una revisione di interpretazioni consolidate. Molti dettagli minuti o storie meno conosciute possono emergere, arricchendo la narrazione storica complessiva del paese di Costigliole rafforzando il senso di identità e appartenenza dei cittadini», aggiunge il sindaco.
«Devo ringraziare di cuore il sindaco di Trequanda Andrea Francini, la sua amministrazione, don Paolo Prunotto e tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questo risultato eccezionale. Dietro a questo successo c’è il lavoro instancabile dei nostri uffici comunali, la competenza dei tecnici e degli specialisti, la collaborazione preziosa delle istituzioni», sottolinea il primo cittadino. E il sindaco Francini così risponde via social: «Siamo contenti che sia nato, un po’ per caso, questo importante scambio culturale e umano. Un rapporto che ora unisce e arricchisce due bellissimi paesi tra Piemonte e Toscana».
Riportare a Costigliole il Fondo Asinari che dal 1927 era conservato nel Comune senese di Trequanda, rappresenta dunque non solo un recupero storico del passato, ma un intervento fondamentale per i progetti futuri.
Determinante l’interessamento costante di don Paolo Prunotto, costigliolese ed esperto di storia locale: dopo anni di “trattative”, produzione di documenti, contatti epistolari e telefonici, inventari e sopralluoghi, le operazioni di trasferimento, affidate ad una ditta specializzata, sono state seguite dalle Soprintendenze Archivistiche della Toscana e del Piemonte. Il “Fondo Asinari” di Trequanda è stato collocato in uno spazioso ambiente del municipio appositamente allestito.
L’archivio Asinari, era stato trasferito a Trequanda dal marchese Luserna Rorengo di Rorà a cui, nel 1887, per via matrimoniale, erano pervenuti il castello e gli arredi interni. Infatti, Amalia Asinari di San Marzano (1857-1887), unica figlia del marchese Federico, proprietario del maniero, aveva sposato, nel 1881, Annibale Luserna Rorengo di Rorà. Prima della vendita del castello al Comune di Costigliole, nel 1928, il marchese Vittorio Luserna Rorengo di Rorà fece trasportare la maggior parte dell’archivio Asinari nel Comune toscano di Trequanda dove possedeva un’ importante tenuta agricola. Una piccola parte dell’ archivio, la sezione più antica, con diverse pergamene medievali, era stata donata al Comune di Costigliole dal marchese e, dagli anni Venti del secolo scorso, forma il “Fondo Asinari” di Costigliole, con 22 faldoni di carte. Altra documentazione, relativa agli Asinari, è conservata negli Archivi di Stato di Torino e di Asti e un’altra porzione è di proprietà della famiglia.
L’archivio Asinari giunto da Trequanda è ingente: circa 22 metri lineari di documenti, decine di faldoni, registri e carte sciolte, in ottimo stato di conservazione. I documenti: alberi genealogici, testamenti, doti, acquisti e vendite, onorificenze, lettere, atti di lite, feudi, amministrazione dei beni, che coprono un arco temporale che va dalla fine del Quattrocento a gran parte dell’Ottocento. Di particolare importanza è la sezione relativa alla gestione delle terre e delle cascine sul territorio: lo studio di tale sezione servirà a meglio comprendere l’importanza rivestita dal marchese Filippo Antonio Asinari di San Marzano (1767-1828) nella gestione agricola delle sue vaste tenute e per la sua nota passione per la viticultura. Notizie, in questo caso, che superano gli interessi locali e diventano significative a livello nazionale e internazionale.
Il personaggio
- Daniela Peira