In attesa che inizi l'intervento di messa in sicurezza su via al Castello, il crollo del maniero entra nelle aule del tribunale. Procedimento legale marginale ma conseguente al fatto di cronaca
In attesa che inizi l'intervento di messa in sicurezza su via al Castello, il crollo del maniero entra nelle aule del tribunale.
Procedimento legale marginale ma conseguente al fatto di cronaca dei mesi scorsi che martedì ha visto la citazione in giudizio presso il Tribunale di Asti "per danno temuto" della curatela fallimentare, responsabile dell'immobile dopo il fallimento della società Daupgher di Milano, da parte dell'avvocato Marina Faretra, legale che cura gli interessi di Mariuccia Avidano. La donna è proprietaria ed ex occupante della casa (dichiarata inagibile a fine dicembre con altre nella stessa area) sottostante il castello danneggiata nel crollo dell'avancorpo dello storico edificio avvenuto ad inizio febbraio.
Nel frattempo dovrebbero partire a breve, curati direttamente dal procedimento fallimentare, i lavori di sgombero delle macerie che ancora occupano via al Castello nonché la prima messa in sicurezza dell'area che resta tutt'ora inagibile, compresa la chiesa parrocchiale. Cantiere finanziato grazie ad uno stanziamento di 47 mila 200 euro riconosciuto alcune settimane fa da Banca Intesa SanPaolo nell'ambito dell'accordo tra il curatore fallimentare del Tribunale di Milano e l'istituto bancario stesso, in qualità di creditore ipotecario.
m.s.