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Da annata nera a "vendemmia perfetta"
Cultura e Spettacoli

Da annata nera a "vendemmia perfetta"

Sembrava non fosse un'ottima annata invece con l'andare del tempo e complice un settembre straordinariamente favorevole la vendemmia 2014 potrà essere ricordata come decisamente riuscita. Con

Sembrava non fosse un'ottima annata invece con l'andare del tempo e complice un settembre straordinariamente favorevole la vendemmia 2014 potrà essere ricordata come decisamente riuscita. Con alcuni picchi di qualità per le uve a bacca rossa e a vendemmia tardiva come barbera, freisa e nebbioli che stanno dando in cantina ottimi risultati. Giornate lunghe e soleggiate, aria calda e clima ventoso per tutto il mese di settembre hanno curato le uve non sane e, una volta fatto il conto con alcune perdite di quantità su alcunii vitigni, i contadini si stanno trovando ad avere in cantina uve sane e ottimi mosti in fermentazione. Così i gufi dell'annata nera stanno cedendo ai cantori della buona annata e della vendemmia perfetta. Visto che la lunga estate piovosa aveva fatto immaginare una qualità complessiva dell'annata decisamente bassa.

Fortunatamente, almeno per chi ha lavorato nel migliore dei modi, non è andata così e adesso si sta scrivendo un'altra storia. Fatta anche di legittimo orgoglio da parte dei viticultori. Una vendemmia in cui al lieve calo delle uve fa da contraltare la sorpresa della qualità, in tal senso si è espresso Filippo Mobrici, presidente del Consorzio di tutela della Barbera, Vini d'Asti e del Monferrato descrive l'annata 2014. «Mai come quest'anno è vero il detto che il vino si fa in vigna ? spiega Mobrici – Siamo convinti che verrà premiata la professionalità dei vignaioli. Sono stati determinanti il diradamento e la selezione delle uve fatti in vigna molto prima della raccolta. Tanto che nei vigneti meglio esposti possiamo parlare di una Barbera ottima. Al di là di ogni previsione questa sarà una buona annata. Ce lo confermano anche i dati di controllo della maturazione delle uve che diventeranno Barbera d'Asti docg 2014. I controlli sono stati attivati proprio quest'anno dal Consorzio su un'area campione che comprende 20 vigneti tra Asti, Alessandria e le zone di Nizza Monferrato e Costigliole fino a San Damiano e al Monferrato Casalese». I dati dei mosti attestano l'accumulo zuccherino: si attendono gradazioni medie tra i 13 e i 13,5 gradi alcolici, al di sopra delle aspettative.

«Altra caratteristica dell'annata è una tipica e consistente acidità che si attenuerà dopo le fermentazioni, garantendo freschezza ed equilibrio nel tempo. Si parla di un'annata da vini giovani ma io sono pronto a scommettere che molte di queste Barbere avranno lunga vita. Lo vedremo tra qualche anno» dice ancora Mobrici. Intanto, dai mercati esteri arrivano notizie positive per il comparto Barbera d'Asti docg: nel 2014, sono cresciuti i numeri dell'imbottigliato e delle vendite. Il Consorzio sta preparando una conferenza stampa di fine vendemmia dove saranno presentati i primi dati sull'annata 2014, i dati di imbottigliamento e l'andamento dei mercati al primo semestre 2014. Adesso la vera sfida è far conoscere la buona annata soprattutto all'estero magari provando a ridurre la frammentazione in mille e mille etichette spesso caratterizzate da bassissimi quantitativi prodotti.

Lodovico Pavese

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