Finita la guerra, Asti sentiva la necessità di guardare oltre. Larte offriva le ali per volare via da un recente passato nero e tragico, fu allora che anche a livello locale nacquero sodalizi e
Finita la guerra, Asti sentiva la necessità di guardare oltre. Larte offriva le ali per volare via da un recente passato nero e tragico, fu allora che anche a livello locale nacquero sodalizi e iniziative che caratterizzarono un lungo periodo di fermento culturale: dal Circolo Culturale La Giostra alla Società Promotrice Belle Arti a Il Cerchio, dalle esposizioni nel Ridotto del Teatro Alfieri alle manifestazioni del Circolo Cassa di Risparmio di Asti. È a quegli anni che guarda la mostra Anni Cinquanta: figurazione e sperimentazione. Opere scelte dalle Collezioni della Fondazione Eugenio Guglielminetti, la cui inaugurazione è prevista per sabato alle 17.30 nelle sale della Fondazione a Palazzo Alfieri.
Sarà una rassegna dedicata allattività culturale nazionale, incentrata sul periodo che va dal termine del secondo conflitto mondiale alla fine degli anni Cinquanta, osservato con la lente dellevoluzione dei linguaggi espressivi contemporanei. «Lispirazione cui guardiamo sono le Feste Autunnali Astigiane del 1950 spiegano Marida Faussone e Giuseppe Orlandi, curatori della mostra in cui Asti divenne riferimento per esperienze artistiche nazionali ed internazionali, con la realizzazione dellAntologia di Disegni italiani 19001950, che aveva tra i consulenti gli studiosi Umbro Apollonio, Giulio Carlo Argan, Luigi Carluccio, Marco Valsecchi. Sempre a quegli anni risale la Rassegna Antologica del Ritratto Italiano dal 1900 al 1959, edito nellambito delle prime due edizioni del Premio Vittorio Alfieri del 1950 e 1959.»
Saranno esposte opere di autori presenti alle esposizioni di quegli anni: Luigi Bartolini, Renato Birolli, Corrado Cagli, Felice Casorati, Bruno Cassinari, Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis, Virgilio Guidi, Renato Guttuso, Mino Maccari, Ennio Morlotti, Enrico Paulucci, Giuseppe Santomaso, Aligi Sassu, Alberto Savinio, Mario Sironi, Giulio Turcato, Renzo Vespignani. «Una sezione espositiva parallela aggiungono gli organizzatori presenterà documenti e numerose testimonianze pittoriche degli artisti protagonisti della vita culturale cittadina, nella variegata vicenda artistica astigiana tuttora integra nella memoria collettiva.»
La mostra sarà visitabile fino al 15 dicembre, il venerdì, sabato e domenica dalle 16 alle 18. Intanto la Fondazione anticipa che dal 1 dicembre verranno esposti i Presepi realizzati da Eugenio Guglielminetti, parte di una serie di lavori dedicati al Natale realizzati dallo scenografo. Informazioni al 0141 095801.
e.in.