Anche questa settimana, documentari e horror nel cartellone dell'Asti Film Festival. Oggi uno sguardo sulle Filippine e sui figli degli americani di stanza nelle basi del Pacifico, domani un film di drammatica attualità sulle condizioni di vita a Hebron
Mentre lAsti Film Festival si avvicina al suo momento clou, ovvero lavvio del ciclo di documentari La prima cosa bella, lattesa è colmata da un calendario piuttosto intenso. Anche questa settimana proseguono le proiezioni della sezione Asti Doc, si inizia oggi alle 17.30 in Sala Pastrone con il documentario Left by ship, che segue la vita di quattro amerasiatici: figli di prostitute filippine e soldati americani, di stanza a Subic bay nelle Filippine, in quella che fu la più grande base navale americana al di fuori degli USA.
Il film in programma martedì alle 17.30 è di drammatica attualità. Mentre la Terra Santa si infiamma ancora una volta, in Sala Pastrone scorreranno le immagini di This is my land Hebron, diretto da Giulia Amati. «Il ritratto di una terra santa e maledetta, promessa e contesa da troppi», spiegano dai circoli Sciarada e Vertigo, organizzatori del festival. «Un documentario che si inoltra tra le contraddizioni di uno scontro fatto di calci e sputi, selciate e insulti, bambini contro bambini, donne contro donne, famiglie contro famiglie. "This is my Land… Hebron" è un implacabile viaggio alla scoperta degli aspetti più nobili, mostruosi e contraddittori dell'animo umano.»
Mercoledì al festival si cambia genere, riprende la sezione Asti Horror Picture Show e gli amanti del cinema splatter avranno pane per i loro denti. In programma alle 21.30 al Teatro Giraudi il film Eaters, di Marco Ristori e Luca Boni. Pellicola a basso costo ma dagli effetti speciali curati, riprende il classico tema dell apocalisse zombie, in cui lumanità rischia lestinzione e solo un manipolo di sopravvissuti rimane ad affrontare i morti viventi. Nella stessa serata, il regista Fabio Bastianello presenterà in anteprima il suo film horror Ghost finders.
Giovedì alle 21.15 in Sala Pastrone ancora un documentario: Solo andata, il viaggio di un Tuareg di Fabio Caramaschi. Tutti i registi saranno presenti alle proiezioni dei loro film, gli appuntamenti del festival sono a ingresso libero.