Sono 14 gli spettacoli di AstiTeatro 43, che si svolgerà dal 25 al 31 agosto, mantenendo la collocazione a fine estate inaugurata lo scorso anno a causa della pandemia in corso.
Lo storico festival di teatro nazionale e internazionale è organizzato dal Comune di Asti insieme all’Associazione Craft, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del Bando VIVA, in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo e Progetto Teatro Ragazzi e Giovani Piemonte, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Fondazione CRT, SCENA UNITA, Fondazione Cesvi La Musica che Gira, Music Innovation Hub, Fondazione CrAsti. E ancora, in collaborazione con Torino Jazz Festival Piemonte e Diavolo Rosso.
La presentazione
A presentare l’edizione 2021, in conferenza stampa, il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore comunale alla Cultura Gianfranco Imerito, affiancati dal dirigente comunale Angelo Demarchis e da Emiliano Bronzino, direttore artistico del festival per il quinto anno consecutivo.
«AstiTeatro – hanno sottolineato Rasero e Imerito – arriverà a fine agosto dopo una lungo calendario di eventi che, partiti ad inizio giugno con il festival Passepartout, animeranno la nostra città per 90 giorni consecutivi, con proposte rivolte a tutti. Un calendario eclettico che presenta tutte le arti dal vivo. L’attenzione non sarà solo rivolta alla grande prosa, ma anche alla musica e al teatro per famiglie. Il tutto aspettando il Palio, gli appuntamenti del settembre astigiano e la nuova stagione del Teatro Alfieri, che confidiamo potremo vivere serenamente».
L’assessore Imerito ha però sottolineato l’importanza di definire un festival che, pur rispettando la vocazione di luogo di scambio e ritrovo, sia in linea con la normativa anti Covid. «Abbiamo evitato – ha spiegato – la concentrazione di spettacoli ad orari ravvicinati, così come il premio “Scintille”, ospitato nei cortili del centro storico, che avrebbe creato inevitabilmente assembramenti».
Le parole del direttore Bronzino
A spiegare caratteristiche e temi degli spettacoli – che si divideranno tra Teatro Alfieri, Spazio Kor di piazza San Giuseppe e cortile del Michelerio – il direttore artistico Emiliano Bronzino. Regista per il Piccolo Teatro di Milano, è direttore artistico della Fondazione TGR Onlus e ha collaborato a lungo con Spazio Kor, Fondazione TPE e per l’INDA al Teatro Greco di Siracusa.
«Immaginare l’edizione 43 di AstiTeatro – ha spiegato – significa inevitabilmente confrontarci con la situazione generale che viviamo. Riaffermare una centralità dell’atto teatrale è diventato fondamentale nella programmazione del festival. Questa edizione vuole mettere al centro di tutta l’attività gli spettatori, con un rilancio a tutto campo di attività che offrano una esperienza completa al nostro pubblico».
Obiettivi del festival rimangono quelli di porre i riflettori sulle compagnie giovanili di successo (basti pensare a Sotterraneo, premiata dagli Ubu 2019, e VicoQuartoMazzini, vincitrice del Premio Hystrio Iceberg 2021) e sulla nuova drammaturgia. Affiancati, quest’anno, dall’attenzione rivolta alla musica e dal filone sotterraneo che propone di iniziare a riflettere sul tema della pandemia.
«Riteniamo importante – ha sottolineato – cominciare a ragionare sulle conseguenze che la pandemia lascerà alla nostra società. Per questo una serie di spettacoli del festival propongono un ragionamento sul periodo che stiamo vivendo».
Il ruolo dell’associazione Craft
Ad affiancare il Comune nella progettazione e l’organizzazione del festival c’è Associazione Craft, realtà nata ad Asti nel 2014 dall’incontro di un gruppo di professionisti che si occupa di progetti in vari ambiti dell’arte e della cultura, e che dal 2016 gestisce lo Spazio Kor. In occasione della presentazione del festival, il presidente Aldo Buzio ha voluto evidenziare l’importanza della rete Patric, nata nel 2018 per creare ad Asti una visione condivisa di una strategia culturale legata al teatro di ricerca e innovazione.
«Già nella primavera 2020, in pieno lockdown – ricorda – è nata in modo condiviso la volontà di mantenere il Festival AstiTeatro, posticipandolo ma non cancellandolo. Esemplare, poi, per la capacità di coordinamento e solidarietà all’interno di Patric, è stata l’organizzazione di “Edizione Straordinaria,” cartellone che ha unito i recuperi dei vari spettacoli non andati in scena nella stagione invernale 2020/2021 (Teatro Alfieri, Spazio Kor, MonCirco e Teatro di Dioniso)».
D’accordo il dirigente comunale del settore Cultura, Angelo Demarchis, che ha posto l’accento sull’importanza della cooperazione, «tanto più nell’attuale periodo – ha affermato – in cui le difficoltà dovute all’epidemia si saldano con le ristrettezze di bilancio del Comune, che impongono tagli in tutti i settori».
Il calendario

Mercoledì 25 agosto, alle 20.30 al Teatro Alfieri, “Sesto Potere – Nascita di una democrazia violata dall’odio, dal denaro e dalla vendetta”, scritto e diretto da Davide Sacco con Gianluca Gobbi e con Tommaso Arnaldi, Emanuele Marchetti, Valentina Violo. «Al centro – spiega Emiliano Bronzino, direttore artistico del festival – una riflessione sui social media e su come le informazioni veicolate da internet creino scompensi nella percezione della realtà».
Alle 22, nel Cortile del Michelerio, lo spettacolo in prima nazionale “Jackie” di Elfriede Jelinek (Premio Nobel per la Letteratura 2004), per la regia di Emilio Russo con Romina Mondello. Al centro un personaggio controverso e, per molti versi inafferrabile, come Jacqueline Kennedy Onassis.
Giovedì 26 agosto, alle 20 allo Spazio Kor, “Untold” della compagnia Unterwasser. Ideazione, creazione, performers Valeria Bianchi, Aurora Buzzetti, Giulia De Canio. «Uno spettacolo di teatro di figura – spiega il direttore artistico del festival, Emiliano Bronzino – presentato alla Biennale di Venezia».
Alle 21.30, al Teatro Alfieri, “Ionica”, di Alessandro Sesti (che è anche il protagonista) e Alfonso Russi. Un monologo di riflessione sulla ‘ndragheta che ha debuttato un anno e mezzo fa.
Venerdì 27 agosto, alle 18.30 al Teatro Alfieri, Cenerentola, spettacolo per famiglie di Pasquale Buonarota, Nino D’Introna (che è anche il regista), Alessandro Pisci, con musiche di Gioachino Rossini. Una produzione della Fondazione Teatro Ragazzi e giovani in collaborazione con Unione musicale onlus, Cie Nino D’Introna, Progetto Teatro Ragazzi e Giovani Piemonte e Fondazione Piemonte dal Vivo. Protagonista una giovane ragazza che sta facendo le pulizie in teatro, coinvolta dal maestro Gioacchino Rossini nella composizione di una nuova opera lirica.
Alle 22, nel cortile del Michelerio, “Livore – Mozart e Salieri”, spettacolo della compagnia VicoQuartoMazzini con Michele Altamura, Francesco d’Amore, Gabriele Paolocà (gli ultimi due ne sono anche i registi). Una riflessione sulle dinamiche familiari durante il lockdown.
Sabato 28 agosto, alle 20 al Teatro Alfieri, “Dentro”. Drammaturgia e regia di Giuliana Musso, vedrà sul palco la stessa Giuliana Musso e Maria Ariis: al centro le dinamiche familiari difficili che il lockdown ha fatto emergere con violenza.
Alle 22 allo Spazio Kor “L’Asino”, prima nazionale del norvegese Jon Jesper Halle (che potrebbe essere presente ad Asti in occasione dello spettacolo), con Stefano Sabelli e Anna Paola Vellaccio, per la regia di Gianluca Iumiento. Un‘opera sperimentale sulle teorie relative alla scrittura polivocale.
Domenica 29 agosto, alle 19 allo Spazio Kor, “I Sognatori”, spettacolo di teatrodanza per famiglie di Manuela Capece e Davide Doro, con Erica Meucci, Giuseppe Claudio Insalaco e Piergiogio Gallicani.
Alle 22, nel Cortile del Michelerio, “Shadows. Omaggio a Chet Baker”, evento in collaborazione con Torino Jazz Festival Piemonte. Sul palco Fabrizio Bosso (tromba), Julian Oliver Mazzariello (pianoforte) e Massimo Popolizio (voce recitante), uno degli attori più importanti attualmente sulla scena nazionale.
Lunedì 30 agosto (alle 19, 20.30, 22) allo Spazio Kor, “Architettura della Disobbedienza”. Il progetto è stato ideato da Francesco Fassone, creato e messo in scena da Emiliano Bronzino, Francesco Fassone, Maria José Revert, con la drammaturgia di Fabrizio Sinisi, prodotto dall’Associazione Craft. Si tratta di una performance immersiva e interattiva, che indaga il concetto di inconscio collettivo della città.
Alle 21.30, al Teatro Alfieri, “Ottantanove”. Drammaturgia e regia di Elvira Frosini e Daniele Timpano, vede sul palco Marco Cavalcoli, Elvira Frosini, Daniele Timpano. «Un titolo – sottolinea Bronzino – che evoca due date importanti per la storia dell’umanità: il 1789, anno della Rivoluzione Francese, e il 1989, quando è caduto il Muro di Berlino. Uno spettacolo in cui si cerca di analizzare come si sviluppino processi rivoluzionari di cambiamento».
Martedì 31 agosto (alle 19, 20.30, 22) in replica allo Spazio Kor “Architettura della Disobbedienza”, mentre alle 22 nel cortile del Michelerio spazio a “Shakespearology” che vedrà in scena Woody Neri. Un pezzo teatrale ibrido che dà voce a Shakespeare e cerca di rovesciare i ruoli abituali.

Biglietti
Le prevendite per i biglietti di Asti Teatro partiranno da domani (mercoledì).
Biglietti: 10 euro; 8 euro (abbonati stagione Teatro Alfieri, over 65, under 35, possessori Kor Card e tessera plus Biblioteca Astense; 5 euro (operatori.) Biglietto speciale 5 euro per gli spettacoli Cenerentola e I Sognatori (fuori abbonamento).
Abbonamenti: 88 euro per 11 spettacoli.
Le prevendite sono disponibili presso la biglietteria del Teatro Alfieri, in via L. Grandi 16, fino al 20 agosto con i seguenti orari: mercoledì, giovedì, venerdì dalle 10 alle 14; dal 23 agosto fino al 31 agosto tutti i giorni dalle 10 alle 17 (sabato e domenica dalle 15 alle 17) e nei luoghi di spettacolo un’ora prima dell’inizio. Per informazioni e prenotazioni 0141.399057 – 0141.399040. Prenotazioni online su www.allive.it.
Come ogni anno sarà aperta durante il festival tutte le sere l’osteria il Gat Rustì, in via Bonzanigo. Torneranno inoltre gli aperitivi “Pensiero profondo” al Diavolo Rosso, durante i quali sarà possibile incontrare i protagonisti del Festival.