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Dalla polvere alla luce,quelle tre opere rinate
Cultura e Spettacoli

Dalla polvere alla luce,
quelle tre opere rinate

Dopo due anni di restauri, tre importanti opere d’arte del Museo diocesano di Asti rivedono la luce e vengono presentate oggi (venerdì, ore 17) allo Spazio San Giovanni (via Natta 36) alla presenza

Dopo due anni di restauri, tre importanti opere d’arte del Museo diocesano di Asti rivedono la luce e vengono presentate oggi (venerdì, ore 17) allo Spazio San Giovanni (via Natta 36) alla presenza del vescovo Francesco Ravinale.

La prima opera, riportata a nuovo dal professor Gherardo Franchino di Torino, è un’anta lignea del Sec. XVIII contenente due formelle intagliate della seconda metà del XV Secolo realizzate dallo scultore Baldino da Surso (inizio Sec. XV – 1478), originario di Pavia. L’anta, proveniente dai depositi della Cattedrale di Asti, presentava notevoli danni strutturali sia sul telaio che sulle formelle quattrocentesche. La seconda opera è una pala d’altare proveniente dalla chiesa di San Rocco di San Marzanotto e raffigurante la Madonna con Bambino e i santi Francesco, Giovanni Battista e Defendente. Il restauro in questo caso è stato condotto dal professor Giuseppe Lucia di Settime. Il dipinto rimarrà esposto nel Museo diocesano a novembre e dicembre e sarà poi riportato a San Marzanotto.

L’ultima opera è la statua settecentesca in legno dipinto del Cristo alla colonna realizzata da Carlo Giuseppe Plura per la confraternita di San Rocco di Asti e collocata nel Museo diocesano San Giovanni dopo la grande mostra di Palazzo Mazzetti “Il Teatro del Sacro” (2009) dedicata alla scultura lignea astigiana del Sei e Settecento. L’opera, il cui restauro è stato curato dal professor Giuseppe Lucia, presentava sollevamenti e cadute di pellicola pittorica dovuti probabilmente a repentini mutamenti dei valori di temperatura e umidità ambientale. In occasione delle presentazione di oggi lo storico dell’arte Paolo Nicita (resposabile di zona della Soprintendenza per il patrimonio storico artistico del Piemonte) e i restauratori che hanno portato a termine i lavori illustreranno la storia delle opere e le varie fasi del recupero.

l.g.

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