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Cultura e Spettacoli

Dalle cantine storiche all’Isola
di Tonga è Bagna Cauda Day

Amanti della tradizione piemontese, a tavola. Il Bagna Cauda Day è servito e quest’anno promette di infrangere i record delle precedenti due edizioni. Da stasera e fino a domenica oltre cento

Amanti della tradizione piemontese, a tavola. Il Bagna Cauda Day è servito e quest’anno promette di infrangere i record delle precedenti due edizioni. Da stasera e fino a domenica oltre cento locali prepareranno il tipico piatto, tra ristoranti, vinerie, cantine storiche. La maggior parte sono in Piemonte, ma non mancano adesioni da altre regioni e anche dall’estero, dal celebre ristorante Barbetta di New York allo sperduto Water Front sull’Isola di Tonga, in mezzo al Pacifico, gestito da una coppia di piemontesi. In tutto a disposizione oltre 12 mila posti, tutti prenotabili sul sito www.bagnacaudaday.it.

A promuovere l’evento è la rivista di storia Astigiani, il cui direttore Sergio Miravalle ha recentemente annunciato che proprio durante la tre giorni sarà inviata la richiesta per inserire il piatto nella lista Unesco dei beni patrimonio dell’umanità. Un riconoscimento già riservato a piazza e dieta mediterranea, quindi perché non la ricetta piemontese, così radicata nella nostra tradizione? ll dossier da presentare all’ Unesco sarà studiato e promosso d’intesa con l’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo. La formula del Bagna Cauda Day è semplice ed è la stessa per tutti i locali, siano essi ristoranti stellati o rustiche osterie. Si prenota, si pagano 25 euro e si indossa il bavaglione, quest’anno illustrato dal pittore canellese Giancarlo Ferraris che ha interpretato il motto “La Cauda è musica”. Poi fuoco ai fujot, dove intingere nella “cauda” le verdure, e per finire dolce e caffé. Il vino sarà di un produttore scelto dal ristoratore e proposto a 8 euro la bottiglia. Terrorizzati dalle conseguenze dell’aglio? Se proprio volete rinunciare all’afrore del dopo bagna, molti locali offrono la possibilità di gustare una ricetta “eretica” o “atea”, con poco o senz’aglio.

Ad Asti, oltre che in decine di ristoranti e osterie, il Bagna Cauda Day sarà celebrato anche nelle storiche cantine di Palazzo Gazelli, in quelle della Casa del Popolo, nel salone ottocentesco della Fratellanza dei Militari in congedo e al Diavolo Rosso. Cresce il Bagna Cauda Market, che quest’anno trova spazio al Mercato Coperto di piazza Libertà. Qui i banchi proporranno verdure di stagione, olio extravergine, pane, acciughe per preparare la bagna cauda a casa. Lo storico spazio di piazza Libertà si apre anche alla bagna cauda vissuta: la sera di sabato 21 novembre e la domenica 22 a mezzogiorno, al centro del mercato saranno allestiti tavoloni e servita la bagna preparata d’intesa tra i titolari dei banchi e gli esperti cuochi della Pro Cortanze. Tra le novità dell’edizione 2015, l’ironico palloncino “soffia e sorridi” che sarà offerto con il nuovo “Libretto di circolazione” con la ricetta, storia e le testimonianze d’autore della Bagna Cauda.

r.n.p.

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